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Indagine Corte dei Conti: “Riorganizzare controlli interni della Regione”

Sistema di controlli non del tutto efficace a causa della mancato adeguamento della normativa, con conseguente carenze nella valutazione delle performance di gestione, frammentazione e sovrapposizione dei controlli dei vari assessorati, inoltre non più differibile la costituzione del Collegio dei revisori. Sono alcune delle criticità evidenziate dall’indagine della Corte dei Conti sulla rilevazione del sistema dei controlli interni della Regione.

“Con la recente approvazione della legge regionale è stato compiuto un primo rilevante passo nella direzione indicata dalla norme statali in tema di valutazione delle performance – ha spiegato il consigliere della Corte, Valeria Mistretta, nella sua relazione – tuttavia permane la necessità di una riorganizzazione complessiva del sistema dei controlli”. L’organo di giudizio contabile ha fatto sue le “osservazioni” formulate dall’Ufficio di controllo interno della Regione che ha evidenziato nel Rapporto di gestione 2013 numerose criticità nel ciclo programmazione-gestione-controllo. Fra queste il ritardo nella trasmissione delle schede degli obiettivi gestionali operativi da parte delle Direzioni generali. “Ciò non ha consentito all’Ufficio di controllo di effettuare compiutamente l’analisi degli obiettivi e dei risultati da conseguire – ha evidenziato il magistrato – né di assicurare un adeguato supporto alla dirigenza regionale”.

Altre criticità riguardano i programmi operativi, fra cui lo scollamento in alcuni casi tra gli indirizzi politico-strategici ed i programmi non sufficientemente strutturati e con obiettivi poco chiari. “Nonostante la normativa sia ormai risalente nel tempo – ha sottolineato ancora la relatrice nelle sue conclusioni – non sono stati ancora recepiti con legge regionale i principi stabiliti dalla legislazione nazionale in materia di programmazione, controllo e valutazione delle performance di gestione, con la definizione formale delle modalità operative specifiche, indispensabili per assicurare a tutti i soggetti coinvolti la certezza sulle regole. Si sottolinea quindi la necessità e l’urgenza di procedere all’adeguamento della normativa”. Aggiungendo infine che: “I limiti del sistema rischiano di vanificare il lavoro dell’Ufficio di controllo interno che appare svolgere i compiti assegnati, ma sulla cui effettività dei risultati la Sezione solleva molte perplessità”.

“C’è grande attenzione verso l’uso di strumenti di controllo che possano garantire il controllo dei flussi della finanza pubblica, uno degli obblighi dell’amministrazione è quello di garantire che i soldi vengano spesi bene, nella maniera più tracciabile e compatibile con gli usi che la finanza pubblica garantisce”, lo ha detto l’assessore regionale degli Affari generali, Gianmario Demuro, presente oggi all’adunanza pubblica della Corte dei conti, assieme al direttore generale della presidenza della Giunta, Alessandro De Martini. “Noi abbiamo avviato con la legge 24 tutta una serie di provvedimenti di riorganizzazione – ha sottolineato Demuro – che prevedono innanzitutto l’istituzione dell’organismo indipendente di valutazione che, ancora in Regione, non era stato istituito e poi l’avvio delle fasi delle performance, cioè l’inizio della definizione sia da parte degli assessorati che, a cascata, da parte dei dirigenti e di conseguenza dei dipendenti, degli obiettivi di gestione: all’inizio dell’anno si decide dove si vuole arrivare e con quali strumenti, sia con l’utilizzo del personale che dei fondi pubblici”.

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