Imu agricola, Tari e conguaglio Abbanoa: arriva la stangata fiscale

La nuova stangata fiscale è alle porte. Solo di Imu agricola lo Stato ricaverà dalla Sardegna 20 milioni. Ci sono poi Tari e conguaglio Abbanoa.

Imu, Tari e conguaglio Abbanoa: la stangata fiscale è alle porte. Stanno arrivando le prime cartelle da pagare, ma c’è anche una scadenza immediata: l’Imu 2014 sui terreni agricoli va versata entro il 10 febbraio. E negli oltre 250 Comuni sardi sotto i 600 metri d’altitudine, il prelievo raggiungerà quota 20 milioni, secondo un primo calcolo dell’Anci.

Dunque, è nuovamente salasso in Sardegna, spalmato in una terna. Si comincia con l’Imu, al centro di una battaglia giudiziaria nazionale finita patta davanti al Tar: gli enti locali hanno ottenuto il ritorno all’esenzione da quest’anno, ma per il 2014 il conto si paga. Le regole le ha fissate il Governo con un Consiglio dei ministri straordinario convocato il 22 gennaio: nei Comuni fino a 280 metri d’altitudine, l’Imu agricola si applica a tutti. Tra i 281 e 600 l’imposta devono versarla solo coloro che non sono coltivatori diretti o imprenditori. Sopra i 600 metri non paga nessun. Risultato: in Sardegna lo Stato ricaverà 20 milioni di gettito dai proprietari dei terreni agricoli. L’aliquota è fissata dalle singoli amministrazioni tenendo conto del reddito dominicale (relativo appunto alla proprietà dei beni).

Novità, e sempre a svantaggio dei contribuenti, pure sulla Tari, la vecchia Tarsu sui rifiuti. La mannaia calata da Roma è che gli enti locali non possono più intervenire con proprie risorse: gli oneri dell’imposta vanno coperti interamente dai cittadini. L’Anci Sardegna, l’associazione dei Comuni, ha calcolato un rincaro medio che oscilla tra il 30 e il 40 per cento. Il grosso del tributi è il costo di conferimento in discarica: nell’Isola è intorno ai 190 euro a tonnellata, di gran lunga superiore rispetto al dato nazionale. Fatto sta che i Comuni stanno cominciando a spedire le cartelle, con due opzioni: due rate semestrali o tre pagamenti annuali.

Infine il conguaglio Abbanoa: sono altri 150 euro (sempre in media) che la spa ha deciso di applicare rifacendosi a una direttiva dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. La società ha deciso di prevedere fino a otto rate per alleggerire il peso della pressione fiscale mensile. Ma alla fine della fiera, la cifra sarà quella.

Su Imu, Tari e conguaglio Abbanoa, Pier Sandro Scano, presidente di Anci Sardegna, parla di “combinato disposto che ci preoccupa molto. I tributi locali – dice – si aggiungono a una pressione fiscale che in Italia è già altissima. E i rischi sono su due fronti: da un lato abbiamo la paura che le contestazioni dei contribuenti si estendano a macchia d’olio. Dall’altro, c’è da temere che gli stessi amministratori locali decidano in massa di lasciare”. Per questo Scano lancia una proposta: “Siamo pronti a ragionare con la Giunta per capire se la pressione fiscale possa essere ridotta con interventi regionali“.

L’Anci sta anche lavorando a l’apertura di un tavolo a tre, con il ministero dell’Interno. “In Sardegna – spiega ancora il presidente – l’incidenza degli attentati contro gli amministratori locali è cinque volte superiore rispetto alla media nazionale. Vien da sé che con una situazione emergenziale come quella derivante dalla maggiorazione delle tasse, gli episodi ritorsivi o minatori rischiano di moltiplicarsi ulteriormente”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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