Il retroscena. La lettera dell’assessorato contro il diktat di Cappellacci

Quando negli uffici della direzione generale dell’assessorato all’Ambiente è arrivata la nota sul Ppr firmata da Ugo Cappellacci (“Voglio il parere sul nuovo Piano paesaggistico entro le ore 14 di martedì”), devono avere strabuzzato gli occhi. Perché il procedimento di valutazione ambientale strategica (Vas) avviato sul Ppr ai primi di gennaio dal Savi (Servizio della sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali), è in corso d’opera e le norme dicono che il parere deve essere espresso entro tre mesi. Quindi, entro i primi giorni di aprile.

L’accelerata imposta dal governatore (a pochi giorni dalle elezioni), tecnicamente non ha ragion d’essere e men che meno Cappellacci può imporre alcunché, soprattutto quando gli uffici devono esaminare una mole mastodontica di osservazioni presentate dai vari portatori di interesse, dalle associazioni ambientaliste alle sigle di categoria.

E così il direttore generale dell’assessorato all’Ambiente Franca Leuzzi e Gianluca Cocco, direttore di servizio del Savi, hanno preso carta e penna per rispondere al gentile invito del governatore in scadenza. Con piglio cortese ma deciso, hanno fatto notare già in premessa che gli uffici lavorano di gran lena e, secondo una stima di massima, per la sola disamina delle osservazioni inviate da Legambiente (circa 70 pagine) e Gruppo di intervento giuridico (poche meno), saranno necessarie non meno di due settimane.

Leuzzi e Cocco hanno inoltre fatto notare a Ugo Cappellacci che il termine per la chiusura della procedura è fissato in novanta giorni e che quindi gli uffici potevano contare su tutto il tempo necessario al corretto prosieguo della valutazione ambientale strategica.

Difficile, con queste premesse, giustificare il commissariamento degli uffici per inadempienza o similari, come aveva ventilato Cappellacci lunedì (leggi) durante un incontro con i rappresentanti di Confindustria.

“Anche perché la valutazione ambientale strategica non è una procedura pro forma – dice il presidente regionale di Legambiente Vincenzo Tiana – ma uno strumento che enfatizza il processo partecipativo e non può certo essere ridotta a un timbro e a una firma su un documento. Lo ha dimostrato proprio ieri la decadenza del Piano regolatore del porto di Cagliari perché privo di Vas”.

 

 

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share