Il Mibac conferma: si va verso l’impugnazione del Piano paesaggistico

Il Ministero dei beni e delle attività culturali sta valutando di impugnare alla Corte Costituzionale la revisione del Piano paesaggistico della Sardegna (Pps), varata di recente dalla Giunta Cappellacci. Lo ha ribadito la direttrice regionale del Mibac, Maria Assunta Lorrai, intervenendo questa mattina a Cagliari durante il convegno nazionale del Fai in corso al Teatro Massimo. “A questo punto – ha detto Lorrai – abbiamo chiesto all’amministrazione centrale di verificare la possibilità di una impugnativa costituzionale del piano. E ora il Ministero, ufficio legislativo e ministro, stanno valutando questa possibilità”. Già ai primi di novembre era emersa l’intenzione da parte del Mibac di impugnare il nuovo Piano regionale, per il quale in Sardegna si è scatenata un polemica che vede in prima fila l’ex governatore Renato Soru, “padre” del Ppr del 2006, e l’attuale presidente della Regione, Ugo Cappellacci.

“Avevamo avviato con la Regione Sardegna una collaborazione con ritmo intenso. Siamo rimasti stupiti per l’improvvisa e non preannunciata iniziativa: ci siamo sentiti dire che da parte nostra c’era inerzia e che ci siamo fermati per minimo due mesi. Non è vero, stavamo solo effettuando approfondimenti richiesti da un tema importantissimo come il piano paesaggistico”. È il racconto da parte della direttrice regionale del Mibac, Maria Assunta Lorrai, dei retroscena della clamorosa rottura tra Ministero e Regione sul nuovo Piano paesaggistico della Sardegna, appena varato dalla Giunta Cappellacci. “Noi abbiamo evidenziato degli allentamenti, poi confermati dal piano – ha detto – sulle fasce costiere, sulle zone agricole e nei centri storici. Abbiamo anche cercato di venire incontro alla Regione, ma a noi si chiedeva un lavoro veloce. Loro dicono lentezza, noi cercavamo approfondimenti. E si è arrivati al punto che ci hanno detto: o firmate questi verbali o niente. Poi è uscito unilateralmente il Piano paesaggistico. Mentre lavoravamo insieme sono uscite tra l’altro discutibili iniziative legislative come quella sugli usi civici che hanno costretto il ministero all’impugnativa alla Corte costituzionale. Anche sul pregresso il piano casa e la legge sul golf sono stati impugnati: glielo abbiamo detto, abbiamo cercato di convincerli a sistemare questa normativa, ma non è successo niente”. Poi le polemiche. “Abbiamo sentito parlare di complotto: non ci può essere complotto politico sul paesaggio. Non è né di destra né di sinistra: pensiamo solo al futuro, a figli e nipoti”, ha concluso la direttrice regionale del Ministero.

Regione contro il Ministero sull’ipotesi di impugnazione del nuovo Piano paesaggistico della Sardegna (Pps) varato dalla Giunta Cappellacci: avanti da soli con il Pps perché il termine era già scaduto. È la replica di Alessandro Serra, portavoce del governatore, alle dichiarazioni del direttore regionale del Mibac, Maria Assunta Lorrai, nel corso del convegno nazionale del Fai. “Quando parla di fughe in avanti della Regione e nega l’inerzia del Ministero – argomenta Serra – la sovrintendente dimentica che i tempi non erano rimessi al capriccio di qualcuno o al caso, ma sono stati concordati nel disciplinare tecnico, che prevedeva 210 giorni. Poiché tale termine era già abbondantemente scaduto, tutti i sardi possono valutare se quella del Ministero sia qualificabile come inerzia o no”. Serra spiega anche che Cappellacci non ha mai parlato di “complotto”, ma di “indebita ingerenza politica”. Regione all’attacco, quindi: “La sovrintendente Lorrai afferma che il Governo stava collaborando ‘con ritmo intenso’ con la Regione, ma dall’altro annuncia l’impugnativa davanti ai giudici costituzionali. Se un Governo sta collaborando, perchè dovrebbe impugnare l’atto di un procedimento non ancora concluso, dopo averne rallentato il percorso?”.

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