Gli ex dipendenti di Sardegna 1 tv scrivono ai componenti della Commissione Cultura del Consiglio Regionale. I lavoratori licenziati dall’emittente televisiva puntano l’attenzione sul testo della Proposta di legge 76 che la Conferenza dei capigruppo ha inserito tra i provvedimenti da affrontare nella programmazione bimestrale. La proposta di legge, che riguarda le “norme per l’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda”, è al momento all’esame della seconda commissione consiliare e prevede uno stanziamento di 3 milioni di euro all’anno per tre anni.
Tra i requisiti necessari per accedere ai finanziamenti, la proposta di legge prevede che l’emittente televisiva debba avere in organico almeno due giornalisti e un direttore. “Curiosamente proprio la situazione nella quale si trova Sardegna 1 Tv dopo aver licenziato 12 dipendenti e tra questi 4 giornalisti ( altri 3 si sono dimessi al termine della lunga vertenza)”, si legge nella nota degli ex dipendenti. “Per la politica sarda non è successo niente: Sardegna 1 ha dimezzato il personale, i lavoratori hanno condotto una lunga battaglia per portare all’attenzione dell’opinione pubblica una questione che dovrebbe riguardare anche il pluralismo dell’informazione e, quindi, la politica, ma per il Palazzo di via Roma va tutto bene. Sardegna 1 ha licenziato, non ha ancora pagato 5 mensilità arretrate, i tfr e altre spettanze legate ai licenziamenti, ma ha tutti i requisiti per partecipare al bando”.