Antonello Soro, il Garante per la privacy diventato arbitro della partita sarda dei vitalizi, è uno dei 317 ex consiglieri regionali che prendono la rendita. “Da luglio 2012” fa sapere. Secondo Soro, presidente della massima autorità che in Italia vigila sul trattamento dei dati personali, non c’è alcuna violazione del diritto alla riservatezza nel rendere pubblico l’elenco degli onorevoli-pensionati.
Il garante attende adesso il parere formale da parte dell’Autorità, cioè il collegio composto da altre tre persone e che dovrà indicare la procedura da seguire per pubblicare la lista completa. Nel frattempo, chiarisce la propria posizione, a cominciare dal vitalizio da ex consigliere regionale che gli deriva da due legislature, fatte consecutivamente dall’84 al ’94 (prima con la Dc, poi in quota Popolari italiani). Questo significa, in base alle tabelle per il calcolo delle pensioni, una rendita da circa 3mila euro al mese.
Soro, però, non prende il vitalizio da ex deputato, in quanto l’incarico di garante è un’estensione dell’attività parlamentare: a giugno 2012 venne eletto presidente dell’Autorità per la privacy proprio coi voti raccolti nelle due Camere. Lasciò Montecitorio il 7 giugno, dopo essere stato il primo capogruppo del Pd, e prese possesso del nuovo ufficio il 19. Compenso: 260.986 euro lordi all’anno, come risulta dall’allegato “Indennità“, online sul sito dell’Authority. Infine c’è la pensione da medico ospedaliero: Soro è un dermatologo e ha chiuso la sua carriera come primario.
Alessandra Carta
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