Ganau: “Domani online i dati sui vitalizi dei consiglieri: nomi, cognomi e cifre”

“Da stasera lavoriamo per rendere pubblici i dati su tutti i 317 ex onorevoli che percepiscono il vitalizio”. Lo ha annunciato, in una conferenza stampa convocata alle 17,30, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Gli elenchi dovrebbero essere online già da domani e per ciascun ex onorevole verrà indicato l’importo.

Ganau ha spiegato che questa mattina è arrivato il parere chiesto al Garante della privacy, Antonello Soro, il quale ha scritto che il Consiglio è sovrano nella scelta. “Alle 15,30 abbiamo quindi riunito l’Ufficio di presidenza che ha deliberato di pubblicare i dati”.

È di 50mila euro lordi all’anno, per ciascuno dei 317 ex onorevoli, il valore medio dei vitalizi concessi in forma diretta o come pensione di reversibilità. Così dalla prima legislatura, cominciata nel 1949, sino a quella (la numero XIV) chiusa a febbraio. Vuol dire che la Regione spende ogni dodici mesi 15,8 milioni. Ganau ha precisato che saranno online pure le liquidazioni di fine mandato date ai consiglieri.

“La massima trasparenza degli atti – continua il presidente – è la linea che questa amministrazione ha deciso di darsi. Per questo abbiamo già cominciato la revisione del sito per renderlo non solo più accessibile, ma anche più facilmente consultabile”. Ganau ha difeso l’operato delle ultime due legislature, “nelle quali, anticipando la spending review, i costi dell’assemblea sono stati tagliati di 32 milioni (a quota 58,5)”.

A domanda precisa sulla pensione di Claudia Lombardo, presidente uscente, Ganau ha sottolineato: “Lo ha detto anche la stessa interessata che, di questi tempi, un vitalizio di 5.100 a 41 anni indigna i cittadini. Si tratta di privilegi che non hanno gli altri lavoratori. Sono comunque regole stabilite molti anni fa. Nel 2000, Efisio Serrenti, l’allora presidente del Consiglio, invertì la rotta, fissando un tetto minimo di 60 anni (poi aumentato a 65) per avere diritto alla pensione. La norma trovò applicazione dalla legislatura successiva, cioè dal 2004, facendo salvi i diritti acquisiti da quanti erano stati eletti prima di quella data, come nel caso della Lombardo”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

 

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