Fondo Ambiente contro il nuovo Ppr: “Infrange le regole salvacoste”

“Nel Piano paesaggistico della Sardegna approvato dalla Giunta regionale a ottobre si infrangono o si allentano le regole poste dalla legge Salvacoste nel 2004 e dal precedente Piano del 2006″. Lo ha detto il presidente del Fondo Ambiente italiano (Fai), aprendo questa mattina a Cagliari il convegno nazionale dell’associazione. “Il Pps permette di resuscitare tutte le lottizzazioni precedenti il 2004. Si tratta – ha spiegato Carandini – di progetti edilizi vecchi di anni, figli di una mentalità speculativa che la coscienza dei sardi più sensibili ormai rifiuta perché inutili allo sviluppo generale della regione”.

Un cenno anche alla recente alluvione: “L’abbattimento o l’allentamento dei vincoli relativi al reticolato idrico, minuto e maggiore, è di assoluta gravità. Le alluvioni di Capoterra, Villagrande e quelle dei giorni scorsi ne sono la riprova. L’invasione capillare dell’agro con costruzioni svincolate dall’uso agricolo – il Pps consente la costruzione di un manufatto con destinazione abitativa in un lotto minimo di un ettaro – è da rigettare non solo perché sottrae la terra alla sua destinazione naturale, ma perché manomette il territorio”, ha concluso il presidente del Fai.

Una Sardegna devastata. Ma in generale è difficile aspettarsi qualcosa di buono dagli scranni del governo: loro pensano a comprare due cacciabombardieri”. Così la presidente onoraria del Fai, Giulia Maria Crespi, intervenendo oggi a Cagliari al convegno nazionale del Fondo dell’Ambiente sulla Sardegna di domani. “Un’isola abituata ormai a essere saccheggiata – ha sottolineato la Crespi – Ai tempi di Napoleone ricordiamo la tassa del sale. E poi più tardi la devastazione dei boschi: certo per le traversine dei binari. E ancora: le miniere, il petrolchimico. E poi i poligoni di tiro, le terre vendute per pochi spiccioli, la fata morgana della Maddalena e ora persino la pesca”. La ricetta? “La grande illusione è l’arricchimento veloce – ha chiarito la presidente onoraria del Fai – ma bisogna abbattere la burocrazia: quante pratiche solo per uccidere un maiale, alla fine molti rinunciano all’allevamento. E poi i trasporti: con i prezzi per un viaggio in Sardegna oggi si va a Dubai, New York o Londra”.

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