Fondi Alluvione, Pigliaru punta i piedi: “Li pretendiamo come le altre Regioni”

“La prima richiesta fatta al Governo è stata quella di avere la garanzia che in Sardegna arrivino i fondi che sono arrivati da altre parti in situazioni simili”. Lo ha detto il governatore Francesco Pigliaru questa mattina durante la teleconferenza da Udine nella quale il jazzista Paolo Fresu ha fatto il bilancio dell’iniziativa “Sardegna chi_ama”, concertone dedicato alle scuole colpite dalla furia di Cleopatra.

“Abbiano proposto alla Conferenza Stato-Regioni – ha detto Pigliaru – di inserire un emendamento in cui si riconoscono ai soggetti colpiti prestiti agevolati senza interessi. E stiamo lavorando perché una quota importante del fondo per le emergenze sia destinato alla Sardegna”. A monte ci sono anche altri problemi: “Non abbiamo ancora chiuso la partita sul patto di stabilità (per il 2014: la Regione ha chiesto di poter spendere 1,2 miliardi in più, ma la Ragioneria dello Stato ha proposto una cifra più bassa, la trattativa è in corso). È indecente – ha precisato ancora il presidente – il livello di vincolo alla spesa: speriamo che questa sia la settimana in cui possiamo ottenere il risultato”.

Pigliaru ha anche ricordato che la Giunta intende aprire a settembre il Centro funzionale della Protezione civile, ovvero un ufficio di coordinamento la cui assenza ha certamente inciso nella gestione delle allerte dello scorso 18 novembre. “La conferenza di presentazione della manifestazione – ha spiegato il governatore – era la mia prima uscita pubblica da presidente. Avevamo constatato l’assenza, tra i pochissimi in Italia, di un centro funzionale. E mi ero impegnato a fare qualcosa: ci siamo mossi subito e a metà giugno abbiamo presentato la delibera che ci permetterà entro settembre di avere a disposizione, prima del periodo delle piogge, un centro così importante”. Sempre guardando al futuro Pigliaru ha rivolto un appello al premier Matteo Renzi: “Mi auguro che il suo lavoro in Europa consenta di togliere dal calcolo dei vincoli del patto di stabilità gli investimenti per la sicurezza del territorio e per l’edilizia scolastica“.

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