Fondi ai gruppi, il pm chiede 6 anni e 4 mesi per Silvestro Ladu

Sei anni e 4 mesi. È questa la pena che il pm Marco Cocco ha chiesto per l’ex consigliere regionale Silvestro Ladu, imputato per peculato nell’inchiesta sui Fondi ai gruppi, relativa alla legislatura 2004-2009. Il processo, ormai alle battute finali, è ripreso questa mattina alle 9,30 davanti al presidente della Prima sezione penale, Mauro Grandesso.

La richiesta del pm è arrivata al termine di una requisitoria durata un’ora e mezza e durante la quale il pubblico ministero ha ripercorso le spese fatte da Ladu usando i soldi di Fortza Paris, di cui l’ex consigliere è stato capogruppo sino a dicembre 2008. In totale 270.866,73 euro, diventati appunto accusa di peculato. Cifra per cui è già arrivata la condanna alla restituzione da parte della Corte dei Conti.

Stando alla requisitoria del pm, si possono individuare due filoni che hanno marcato il processo contro Ladu. Uno è relativo ai soldi dei fondi ai gruppi finiti sul conto personale dell’ex consigliere, risultato cointestato con la moglie Graziella Pau. In totale, 52.500 euro versati attraverso 25 assegni. L’altro versante chiave riguarda le spese per “ristoro e benzina”. Ladu, sempre secondo la Procura di Cagliari, usava la carta di credito di Fortza Paris “per i pastio e il rifornimento di carburante, malgrado da consigliere prendesse uno stipendio tra i 15mila e i 16mila euro mensili”.

Nella seduta odierna il pm è tornato pure su un altro particolare: Ladu “si è appropriato dei fondi dei gruppi anche prima che Fortza Paris esistesse”. L’ex consigliere, utilizzando la carta di credito del precedente gruppo al quale apparteneva (il Pps), avrebbe pagato uno spuntino con 500 persone a Sedilo, prima delle Regionali di giugno 2004 e uno immediatamente dopo il voto, organizzato a Bitti. “Fu un pranzo – ha detto il pm – dal sapore di un festeggiamento”, visto che Ladu incassò la rielezione nella massima assemblea sarda.

Il pubblico ministero ha anche annunciato l’avvio di un’inchiesta per falsa testimonianza nei confronti di due testi che avevano deposto in udienza, Salvatore Fois e Salvatore Pinna (il presunto boss di Sindacopoli), nonché dello stesso Ladu come presunto istigatore. L’udienza è proseguita con la replica degli avvocati: Piero Longo, che è stato anche legale di Silvio Berlusconi, e il cagliaritano Mariano Delogu.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share