Assolti perché il fatto non costituisce reato. Questa la sentenza della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari nei confronti degli ex consiglieri regionali Peppino Balia (Socialista) e Renato Lai (ex Pdl ora Ncd) accusati di peculato per lo scandalo dei fondi al gruppo Misto della XIII legislatura. Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza. Anche il pm Marco Cocco aveva sollecitato l’assoluzione per entrambi gli imputati.
Gli sono venute le lacrime agli occhi per l’emozione quando Balia ha sentito il presidente della prima sezione penale del Tribunale, Mauro Grandesso, pronunciare la sentenza di assoluzione dall’accusa di peculato per 30mila euro di fondi del gruppo Misto della XIII legislatura spesi, secondo l’accusa, illegittimamente. “Quel giorno ho smesso di vivere”, confessa il politico riferendosi al momento in cui è finito sotto inchiesta. “Quando Balia è stato capogruppo a fine legislatura – ricorda l’avvocato Benedetto Ballero che lo ha assistito insieme a Maurizio Scarparo – restituiva sempre più soldi di tutti. Le contestazioni riguardavano il breve periodo trascorso nel gruppo Misto, quando non c’era l’obbligo di rendicontazione, ma i soldi che ha ricevuto in quell’occasione li ha amministrati allo stesso modo. Eravamo fiduciosi che tutto si sarebbe chiarito”. Soddisfatti anche i legali Anna Maria Busia e Guido Datome, difensori di Renato Lai, l’ex consigliere del Pdl anche lui assolto oggi. A fine udienza si è limitato a chiarire come abbia sempre confidato nei propri avvocati e nei giudici.
