Finanziaria, soldi in più al Consiglio. Ganau: “La spesa totale non cambia”

Il Consiglio regionale vuole 4 milioni e 450mila euro in più. Il presidente Gianfranco Ganau spiega: “È esaurito l’avanzo di amministrazione”.

“Per il 2016 non c’è alcun aumento, il costo del Consiglio regionale resta invariato rispetto al precedente biennio: i 4 milioni e 450mila euro chiesti in più alla Giunta, attraverso un emendamento alla Finanziaria, derivano dal fatto che l’avanzo di amministrazione del 2015 è stato speso tutto. Non abbiamo più una riserva monetaria da cui attingere per chiudere il bilancio”.

A fare i conti dell’Assemblea di via Roma è il presidente Gianfranco Ganau che detta così la linea dell’Aula, quando è ancora aperto il braccio di ferro con l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci. Nelle audizioni in commissione Finanze e nei vertici del centrosinistra, l’esponente della Giunta non ha mai nascosto la propria contrarietà alla presentazione di quell’emendamento, firmato dai tre questori dell’Aula: Piermario Manca (Partito dei Sardi), Giorgio Oppi (Udc) e Alessandro Unali (Sinistra sarda). A questo punto è chiaro che nelle prossime settimane, quando la manovra 2016 sarà all’esame del Consiglio per l’approvazione finale, maggioranza e opposizione voteranno l’aggiunta di risorse.

Presidente, un punto fermo: i 4,5 milioni li state chiedendo.

Sì, ma è solo un artificio.

In che senso?

La spesa totale del Consiglio non cambia: per il 2016 la prevediamo a quota 71 milioni e 211mila euro, addirittura appena più bassa rispetto ai 71 milioni e 300mila euro del 2015 e ai 71 milioni e 331mila del 2014.

I 4 milioni e 450mila euro vi servono perché avete utilizzato tutto l’avanzo di amministrazione. È come se una famiglia, vista la crisi, avesse eroso i propri risparmi e poi chiedesse allo Stato soldi in più perché li ha finiti.

L’esempio non è calzante: dal bilancio del Consiglio si pagano anche gli stipendi del personale, non solo i costi della politica.

Un anno fa, sull’onda delle pensioni d’oro, avete promesso la legge sul taglio dei vitalizi, proprio nell’ottica del risparmio. Ma è rimasta lettera morta.

Io il mio lavoro l’ho fatto: ho riunito la conferenza dei capigruppo per fare sintesi sulle proposte di legge. Ma è mancata la condivisione unitaria, per cui i testi normativi sono ritornati nelle competenze dei singoli gruppi e consiglieri.

Quindi sui vitalizi, costati nel 2015 17 milioni e 750mila euro, non si taglierà nulla?

La questione è in discussione in Parlamento: attendiamo le nuove norme nazionali. Personalmente resto convinto del fatto che sia difficile intervenire sul pregresso, sui vitalizi già assegnati. Ma, come noto, in Sardegna sono aboliti a partire da questa legislatura. E si tratta di un indubbio merito dell’Assemblea regionale, intervenuta sulla riduzione dei costi in maniera volontaria, senza che nessuna norma lo imponesse. Sono stati cancellati anche i fondi ai gruppi e ridotti del 30 per cento i compensi dei consiglieri regionali, passati dai 10mila euro di qualche anno fa a meno di 6mila.

Con la doppia inchiesta sui fondi ai gruppi, tre ex onorevoli già condannati per peculato aggravato, un processo quasi chiuso per la stessa accusa e in totale un’ottantina di consiglieri coinvolti, era una scelta quasi obbligata mettere fine alla possibilità di spese pazze.

Di certo non scontata: la Sardegna è stata l’unica Regione italiana che ha preso una decisione così netta. E questo merito va riconosciuto. Le eventualità responsabilità penali saranno stabilite dalla magistratura.

Se Paci non vuole darvi darvi quei 4 milioni e 450mila euro in più, un motivo ci sarà pure.

L’assessore sta sbagliando: non ha considerato che l’avanzo di amministrazione è esaurito.

Appunto: come risulta dalla Finanziaria di un anno fa, lo stanziamento per il Consiglio è passato dai 57 milioni e 831mila euro del 2015 ai 66 milioni e 31mila euro del 2016. La Giunta vi ha assegnato in più 8 milioni e 200mila euro nel giro di dodici mesi. Ma voi ne state chiedendo ulteriori 4,450.

Ripeto: senza variare la spesa totale. Che va coperta. Solo per pagare gli stipendi ai dipendenti nel 2015 sono serviti 24 milioni e 560mila euro. Si aggiungano i 6 milioni e 537mila del persone in quiescenza.

Insomma, l’emendamento bipartisan verrà votato in Aula da maggioranza e opposizione in barba ai conti di Paci.

Dall’anno prossimo avremo nuovamente l’avanzo di amministrazione, pari a nove milioni che divideremo in due anni. Gli stipendi dobbiamo pagarli.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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