Primo scontro in Consiglio regionale sulla Finanziaria 2017 da 7,6 miliardi di euro. A sollevare i ton i è stato il consigliere dei Rossomori, oggi all’opposizione, Emilio Usula che ha presentato un emendamento all’articolo 1 che prevede di trasferire nel bilancio regionale, in conto entrate, 200 milioni, ora a disposizione della Sfirs, come fondi di rotazione e garanzia alle imprese. Una proposta di modifica che è piaciuta all’opposizione di centrodestra che ha annunciato, con il vice capogruppo di Fi Marco Tedde e il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta, il voto favorevole. Alla fine, l’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza con 30 no contro i 20 sì espressi dalla minoranza. “Ci sono i soldi alla Sfirs che vengono usati con scarsa trasparenza e in maniera clientelare”, ha denunciato Usala. Immediata la replica dell’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, che ha invitato “chiunque tenga al futuro delle imprese sarde” a non votare a favore dell’emendamento dei Rossomori. “Il 31 marzo 2017 scadono gli strumenti di ingegneria finanziaria, poi ci sono le chiusure da fare con l’Unione europea e quindi valutare quali sono i fondi che si liberano che, però, devono essere utilizzati per le stesse finalità – ha spiegato Paci – Oggi in Giunta arriverà una delibera nella quale si dà continuità ai fondi e si dà mandato all’assessore di predisporre entro 60 giorni un piano di utilizzo a favore delle imprese”.
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