Finanziaria, Pigliaru e Paci al Consiglio: “Atto di responsabilità il sì entro l’anno”

“Non stiamo mettendo la fiducia, anche la Finanziaria 2018 è una proposta aperta e sui tempi di approvazione deciderà il Consiglio regionale. Ma crediamo che l’opportunità non vada dispersa: la Giunta ha dato il via libera alla manovra lo scorso 17 ottobre, l’Aula ha il tempo per esaminarla ed emendarla entro l’anno, in modo da evitare l’esercizio provvisorio. Ovvero la spesa in dodicesimi che rallenterebbe la macchina amministrativa ostacolando soprattutto il percorso di uscita della Sardegna dalla crisi, come certificato dai numeri del Pil (in crescita dello 0,6 per cento nel 2016)”. L’appello lo ha lanciato, questa mattina da Villa Devoto, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che ha presentato il nuovo bilancio insieme all’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci.

L’approvazione della Finanziaria a ottobre è una prima volta anche per l’Esecutivo e sul punto il governatore e il suo vice Paci sono tornati più volte nel corso della conferenza stampa, nella quale hanno illustrato i punti chiave della manovra: dalle tasse invariate, con un risparmio di 230 milioni per cittadini e imprese visto il mantemnimento delle stesse aliquote Irpef e Irap, alla programmazione territoriale che vale oltre trecento milioni di euro. C’è anche il piano per il rilancio delle impreseil prossimo anno chiude un biennio da 255 milioni di contributi.

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Sul via libera defintivo alla Finanziaria 2018 da parte del Consiglio, Pigliaru ha detto ancora: “Non è certo per malinteso orgoglio che ci auguriamo un’approvazione entro dicembre. È nell’interesse della Sardegna che dobbiamo lavorare tutti insieme per centrare l’obiettivo”. E a domanda precisa sul fatto che l’Aula abbia dimostrato lentezza, come risulta dall’esame della rete ospedaliera la cui riforma è passata in Giunta a luglio 2015 mentre l’Aula dovrebbe convertirla in legge solo domani, quindi dopo due anni e tre mesi, il governatore ha detto: “La riorganizzazione degli ospedali si rifà ogni trent’anni, non stiamo parlando di un riordino qualsiasi. Nelle regioni a statuto ordinario, il documento programmatico nemmeno passa in Consiglio. Noi invece crediamo nello spazio democratico”.

Sull’approvazione della manovra 2018 entro dicembre, è intervenuto anche Paci. “Con l’esercizio provvisorio, la macchina amministrativa va in oggettiva difficoltà. In questo 2017 abbiamo sperimentato un percorso utile e che si è rivalato efficace: siamo intervenuti sulla Finanziaria già con tre variazioni di bilancio, discusse nel merito e in maniera adeguata dall’Aula. La stessa soluzione si può prospettare per la Finanziaria 2018, prevedendo futuri e rapidi assestamenti, ma intanto ci possiamo assicurare un complessivo e primo via libera”.

L’assessore alla Programmazione, che è anche il vicepresidente dell’Esecutivo, ha sottolineato ancora: “Per controllare i conti della Regione, già dall’inizio della legislatura abbiamo attivato un monitoraggio stringente sull’avanzamento della spesa. Per capire quasi in tempo reale le risorse investite, quelle impegnate e da impegnare. In questo modo stiamo rimettendo a correre i soldi che per svariati motivi non possono essere utilizzati. Ci sono stati, per esempio, investimenti rallentati a causa della difficile applicazione del nuovo Codice degli appalti”.

Nella logica di una Finanziaria “aperta al contributo di tutti”, quest’anno l’Aula deciderà da sola come spendere 40 milioni di euro. Un tesoretto che è cresciuto rispetto ai 25 milioni dello scorso anno, ma non senza polemiche: anche per il 2017, come già accaduto negli anni precedenti – qui il 2016 equi il 2015 -, l’Aula finanziò una serie di piccole spese che fecero discutere l’opinione pubblica: dalla trota sarda a ‘Sa battalla’. Nella relazione politica consegnata ai giornalisti questa mattina da Pigliaru e Paci, i 40 milioni vengono classificati come “ulteriori scelte trategiche da condividere con il Consiglio regionale”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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