Finanziaria in Aula giovedì. I sindaci sul piede di guerra: “Troppi tagli”

La Finanziaria 2018 dovrebbe fare il suo ingresso in Aula giovedì 7, ma prima ancora la seduta congiunta Consiglio regionale-Cal in programma domani e, a seguire, l’esame del disegno di legge di modifica dell’Egas, l’ente di governo della risorsa idrica in Sardegna. Calendario fitto per l’Assemblea sarda dove, comunque, la manovra da 7,7 miliardi di euro, soprattutto sul fronte della finanza locale, sarà protagonista già tra poche ore. I sindaci sono sul piede di guerra, a partire dal presidente del Consiglio delle Autonomie locali (Cal), Andrea Soddu, che ha parlato apertamente di un “progetto di demolizione degli enti locali”. Concetto rafforzato da numero uno dell’Anci, Emiliano Deiana, ha sottolineato che la situazione dei Comuni sardi che “Dal 2014 i Comuni sardi – ha ricordato – hanno subito i tagli più importanti passando da 411 milioni a 107 di trasferimenti”.

E il sindaco di Cagliari e della Città metropolitana, Massimo Zedda, ha puntato il dito sulla Regione, rea di non sostenere “la richiesta di più risorse per il fondo unico nel rispetto della legge”. “A maggiori entrate nelle casse della Regione, quest’anno 120 milioni, devono corrispondere maggiori risorse per i Comuni”, ha chiarito Zedda. Nel frattempo, prosegue il dialogo sul piano per il lavoro da cento milioni di euro da prevedere in Finanziaria “sotto forma di norma-cappello programmatico per mettere a regime le risorse”, ha già annunciato l’assessore Raffaele Paci. Sinora la convergenza è sicura sull’ammontare del pacchetto, mentre gli strumenti potrebbero essere un “bonus assunzionale” per i disoccupati, apertura di cantieri e opere di pubblica utilità. Su lavoro e inclusione sociale ha insistito molto anche il presidente dell’Anci chiedendo che i 40 milioni lasciati liberi dalla Giunta possano finanziare interventi di sistema e politiche di contrasto alla povertà e all’emarginazione. Deiana dovrebbe incontrare il presidente della commissione Bilancio, Sabatini, un’ultima volta prima dell’ingresso della manovra in Aula. Emendamenti fino al 12 dicembre.

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