Finanziaria 2017, ok dalla Giunta: tasse invariate e via libera al reddito sociale

Vale 7 miliardi e 600 milioni la Finanziaria 2017. Con 6 miliardi e 200 milioni di entrate proprie e il restante miliardo e 300 milioni dato da stanziamenti nazionali ed europei.

Vale 7 miliardi e 634 milioni la Finanziaria 2017. Questo pomeriggio l’ha approvata la giunta di Francesco Pigliaru su proposta dell’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci (foto d’archivio). Nel conto economico, 6 miliardi e 200 milioni di entrate proprie – fra tributarie ed extratributarie -. Sono “56 milioni in più rispetto al 2016 e oltre 300 sul 2015”, si legge in una nota di viale Trento. Il restante miliardo e 300 milioni è dato dagli stanziamenti nazionali ed europei, compreso il mutuo infrastrutture del 2015, contratto con la ribattezzata manovra keynesiana.

TASSE BLOCCATE. “Sociale e lavoro sono le priorità assolute – dice Paci nel sintetizzare la Finanziaria 2017 -, ma una grande attenzione è stata riservata anche a Cultura, Ricerca, Università, Enti locali”. Nessun taglio agli stanziamenti del 2016 e non scatta nemmeno quest’anno l‘aumento delle tasse, soluzione che era stata ipotizzata quest’anno per coprire il disavanzo della sanità. Poi il provvedimento rientrò sfruttando la riduzione del disavanzo regionale. L’assessore ribadisce: “L’Irap (la tassa sulle imprese) resta più bassa d’Italia con l’azzeramento per i primi cinque anni di attività”.

ENTI LOCALI. La manovra 2017 non tocca nemmeno il Fondo unico per Comuni e Province: vengono confermati i 600 milioni del 2016, “il più alto d’Italia”, si legge ancora nella nota della Giunta. Ma per enti locali la somma stanziata arriva a 900 milioni conteggiando le risorse per “lavoratori socialmente utili 84,5 milioni), scuole civiche di musica, musei, pro loco e i finanziamenti per la gestione integrata dei servizi alla persona (Plus).

PARTE IL REIS. Con la nuova Finanziaria è via libera al reddito di inclusione sociale. Il sostegno alle fasce più in difficoltà è contenuto nel pacchetto delle politiche sociali che vale in tutto 245 milioni. Di cui 100 per le persone affette da handicap gravi e 30 per il programma “Ritornare a casa”.

LAVORO. Sul fronte del sostegno all’occupazione, ecco 8 milioni per le stabilizzazioni dei precari di Forestas. Ma all’agenzia ex Ente foreste vanno anche 160 milioni per di contributo di funzionamento, 7,9 per i Cantieri verdi (l’anno scorso erano 6 e mezzo). Le politiche attive saranno sostenute con 4,4 milioni. Un milione e mezzo è destinato ai precari della Città metropolitana e 26 sono stati messi a bilancio per il Parco geominerario. Per la crisi di tossilo e il rilancio di Sbs (Società bonifiche sarde) ecco 2 milioni.

RISORSE UE E STATALI. Ecco poi i 270 milioni, con 115 di cofinanziamento statale, legati ai progetti europei Fesr (Fondo di sviluppo regionale), Psr (Piano di sviluppo rurale), Fse (Fondo sociale europeo), Feamp (Fondo per gli affari marittimi e la pesca) e Garanzia Giovani. Da Roma arrivano invece i 650 milioni tra Fondo sviluppo e coesione (fsc) e Pac (Politica agricola comune). “Nel 2017 saranno già spendibili i primi 241 milioni del Patto per la Sardegna da 3 miliardi firmato a luglio con il Governo: soldi destinati soprattutto a infrastrutture, edilizia scolastica, trasporti, sistemi idrici, energia”, scrivono dalla Regione. Il tutto ruota intorno alla programmazione unitaria, una scelta strategia della Giunta che “ha deciso un’unica cabina di regia tra risorse regionali, statali e comunitarie per accelerare la spesa”.

L’ASSESSORE. Paci sottolinea ancora: “Il percorso della Finanziaria 2017 è stato diverso dagli anni precedenti. La manovra è stata condiviso con le forze politiche, sindacali e datoriali e con gli enti locali prima dell’approvazione in Giunta. Una scelta precisa, fatta per aprire il documento finanziario al contributo e ai suggerimenti di tutte le parti interessate. Perché la Finanziaria è di tutti, non della Giunta o dell’assessore al Bilancio”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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