Entrate, Paci al Pds: “Agenzia sarda sarà operativa dal 1° gennaio 2018”

Dopo l’attacco del Pds che lamentava il silenzio del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sul tema dell’Agenzia sarda delle entrate (Ase) a pochi giorni dall’attesa sentenza sull’articolo 3 della legge istitutiva dell’Ase, impugnato dal Governo e con la Regione che ha deciso di resistere, il governatore replica: “Credo fortemente nell’Agenzia: è uno dei punti qualificanti del nostro programma di governo e un pezzo importante verso quel controllo fiscale che è essenziale per la nostra regione”.

Pigliaru dice ancora: “Siamo anche convinti che l’articolo 3 sulla possibile, futura riscossione diretta dei tributi regionali, con la clausola specifica di un preliminare accordo con lo Stato, sia stato scritto nel pieno rispetto delle leggi nazionali – sostiene -. A nostro avviso, quindi, non c’è invasione delle competenze statali da parte di quelle regionali. Per questo motivo sto facendo forti pressioni sul premier Gentiloni perché il Governo ritiri il ricorso, c’è ancora tempo per farlo (la sentenza è attesa per il 24 ottobre, ndr) e continuerò a insistere perché sono convinto delle nostre ragioni, come abbiamo già dimostrato costituendoci immediatamente in giudizio per difendere le nostre posizioni e i diritti di tutti i sardi”. Pigliaru evidenzia: “La legge che istituisce l’Agenzia delle Entrate resta valida e legittima nelle sue parti essenziali, perché appunto l’impugnazione riguarda una norma di prospettiva, importante ma non immediatamente operativa e sui cui contenuti continueremo comunque a lavorare. La strada in ogni caso è segnata e la percorreremo per acquisire, attraverso accordi con la commissione paritetica, il diritto anche all’accertamento e alla riscossione”, conclude il governatore.

Nel frattempo l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, annuncia che “dal prossimo 1 gennaio l’Ase sarà pienamente operativa. Con questa Agenzia – ribadisce Paci – saremo più autonomi, efficienti e riusciremo a farci riconoscere tutte le entrate che ci spettano senza avere il dubbio che qualcosa non sia arrivata nelle nostre casse. Garantendo il totale e autonomo controllo sul nostro fisco, tuteliamo la Sardegna e tutti i cittadini”.

A stretto giro arriva anche la replica del Partito dei Sardi, attraverso il capogrupo in Consiglio regionale, Gianfranco Congiu: “Prendiamo atto della posizione assunta dal presidente della Pigliaru nei confronti del governo italiano. Attendiamo di conoscerne i contenuti, le risposte che verranno date e i risultati attesi. È una battaglia di equità e di giustizia che portiamo avanti per garantire che i soldi dei sardi rimangano in Sardegna. Lo interpretiamo come il primo di una serie di passi che dovranno segnare un aumento della competitività nel confronto con il Governo. L’Ase rappresenta non solo un tassello fondamentale nella riappropriazione delle nostre prerogative fiscali ma, soprattutto, e’ il frutto di una grande mobilitazione popolare che con le oltre 12mila firme, ha rappresentato un alto e partecipato momento di costruzione legislativa”.

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