Ecco i nuovi 60 consiglieri regionali

Trentasei consiglieri di maggioranza, incluso il neogovernatore Francesco Pigliaru, e 24 di opposizione. Eccoli gli equilibri della nuova assemblea regionale da 60.

Trentasei consiglieri di maggioranza, incluso il neogovernatore Francesco Pigliaru, e 24 di opposizione. Eccoli gli equilibri della nuova assemblea regionale da 60 (seppure con quale casella ancora in bilico), dopo il taglio di 20 scranni deciso nella passata legislatura. E a dividersi il bottino politico sono solo il centrosinistra, il vincitore di queste Regionali, e il centrodestra che passa in minoranza. Fuori tutti gli altri, a cominciare da Sardegna Possibile di Michela Murgia e dal Popolo Sardo di Mauro Pili: nessuna delle due coalizioni ha raggiunto lo sbarramento del 10 per cento previsto dalla nuova legge elettorale. Non ce l’hanno fatta nemmeno le liste di Pier Franco Devias (Fiu) e Gigi Sanna (Movimento Zona Franca) che per entrare nella ripartizione dei seggi avrebbero dovuto raggiungere la soglia del 5 per cento. Le donne potrebbero essere 4, se gli ultimi conteggi confermeranno l’elezione Anna Maria Busia (Cd), avvocatessa di Cagliari che si aggiungerebbe alle Pd Daniela Forma e Rossella Pinna e all’azzurra Alessandra Zedda.

IL PD – Il Partito democratico chiude queste Regionali da prima forza dell’Isola. Mancano ancora i dati delle ultime 8 sezioni (cioè 1.828 su 1,836), e i Pd è al 22,06 per cento, pari a 150.492 preferenze. Da un ultimo calcolo (senza l’ufficialità), nel nuovo Consiglio regionale ci sarà spazio per 18 democratici. Forse addirittura 19. Il collegio di Cagliari piazzerà almeno sei onorevoli: Piero Comandini, Lorenzo Cozzolino, Valter Piscedda, Cesare Moriconi, Gigi Ruggeri e Giampaolo Diana. Ovvero, tre esordienti (Comandini, Piscedda e Ruggeri) e altrettanti uscenti (Cozzolino, Moriconi e Diana). Definitivamente fuori Marco Espa. Su Diana, comunque, manca l’ufficialità.

DEMOCRATICI OLTRE CAGLIARI – Il Sulcis prende un solo seggio che va a Pietro Cocco, pure lui un riconfermato dopo 5 anni di opposizione a Cappellacci. Due onorevoli li mette invece il Medio Campidano: e oltre al sindaco di Sanluri Sandro Collu, entra anche la prima cittadina di Guspini, Rossella Pinna. Così salgono a due le democratiche elette nel nuovo Consiglio, visto che a Nuoro ce l’ha fatta Daniela Forma, la quale sbarca in Aula dalla Barbagia insieme a Roberto Deriu. Due consiglieri li avrà pure l’Oristanese, con l’uscente Antonio Solinas e l’esordiente Mario Tendas, sindaco di Solarussa. Su Sassari sono sicuri Gianfranco Ganau, Gavino Manca e Salvatore Demontis. Ma potrebbe farcela anche Valerio Meloni. In Ogliastra è stata riconfermato Franco Sabatini. La Gallura ha eletto ancora un primo cittadino, Giuseppe Meloni che guida il Comune di Loiri Porto San Paolo.

SEL – Gioiscono i vendoliani sardi che in Consiglio riconfermano Daniele Cocco e guadagnano altri tre seggi andati ai cagliaritani Francesco Agus e Eugenio Lai, e al segretario regionale Luca Pizzuto (Sulcis). Lai ha 28 anni, Agus 31.

I SOVRANISTI – Il botto alle urne lo fa anche il Pds di Paolo Maninchedda che al momento è al 2,66 per cento. Gli eletti sono Gianfranco Congiu (Nuoro) e Augusto Cherchi (Oristano). Niente da fare invece per l’altro leader fondatore, Franciscu Sedda che era candidato a Nuoro. I RossoMori, che sono poco sotto il Pds al 2,63 per cento, mettono ugualmente due consiglieri: Paolo Zedda (Cagliari) ed Emilio Usala (Nuoro).

CD E UPC – Le urne premiamo poi il Centro Democratico di Roberto Capelli, al momento al 2,11. Questo vuol dire elezione quasi sicura per l’avvocatessa di Cagliari Anna Maria Busia, la quale porterebbe allo 6,6 per cento la presenza femminile in Aula (per ora è al 5). Ma dovrebbe farcela anche Roberto Desini (Sassari). Viaggia verso il doppio seggio pure l’Upc: al momento sembra blindata l’elezione di Gaetano Ledda (Sassari). Il nome del secondo ancora non si sa.

GLI ALTRI ALLEATI – Per arrivare a quota 35 consiglieri (visto che il 36mo è Pigliaru) mancano da assegnare ancora cinque seggi. Di questi, uno lo prenderà con certezza Giommaria Deriu (Sassari) che è di Rifondazione, ma alle urne si è presentato insieme ai Comunisti italiani attraverso il cartello Sinistra sarda. Sicuri anche il socialista Mondo Perra (Cagliari) e Franco Paolo Dore (Sassari) dei Verdi.

ULTIME INCERTEZZE – Ballano solo gli ultimi due scranni, ma con una grande sorpresa. Perché un consigliere lo potrebbe piazzare l’Irs di Gavino Sale, e sarebbe un traguardo storico per il partito indipendentista. I più votati sono proprio Sale e l’oristanese Antonio Flore. L’Irs, che è dato allo 0,82 per cento, se la dovrà vedere con la Sinistra sarda che potrebbe prendere due seggi. Ma la corsa non è finita nemmeno per La Base (0,71 per cento) che potrebbe tornare in Aula proprio con il leader Efisio Arbau, il più votato nel collegio di Nuoro. Tutto dipenderà da un complicato conteggio matematico ( i cosiddetti resti) in cui spunta la possibilità che il Pd prenda il 19mo scranno, il che rimetterebbe in corsa il sassarese Meloni o il gallurese Pier Luigi Caria. Ma per i “piccoli’ della coalizione ne resterebbe comunque uno.

FORZA ITALIA – Quanto all’ex maggioranza, i 24 scranni se li dividono Forza Italia, Riformatori, Udc e Uds. Quindi: tra gli azzurri riconfermati su Cagliari ci sono l’assessore uscente Alessandra Zedda ed Edoardo Tocco. A Nuoro l’ex capogruppo Pietro Pittalis, a Sassari Antonello Peru, in Ogliastra Angelo Stochino, a Oristano Oscar Cherchi (ex dell’Agricoltura). Esordiscono in Consiglio i cagliaritani Stefano Tunis e Nicola Cau, l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde, il primo cittadino di Golfo Aranci Giuseppe Fasolino e l’avvocato di Sant’Antioco Ignazio Locci. Forza Italia quindi avrà 11 seggi.

LIBERAL DEMOCRATICI E CENTRISTI – I Riformatori ne prendono quattro: sicuri i consiglieri uscenti Michele Cossa e Pietrino Fois più l’ex assessore al Turismo Luigi Crisponi. Il quarto potrebbe essere Attilio Dedoni (Oristano), anche lui uscente, ma si attende l’ufficialità. Torna in Aula anche il grande capo dell’Uds Mariolino Floris. In quota Udc riconfermato pure un altro leader storico come Giorgio Oppi, eletto insieme all’uscente ex assessore Andrea Biancareddu (Gallura) e all’esordiente Gigi Rubiu. Lo scudo crociato avrà quattro scranni al pari dei Riformatori e in pole per diventare onorevole c’è Peppino Pinna. Il Psd’Az dai 4 seggi della passata legislatura scende a due, con l’ex dei Trasporti Christian Solinas e Pietro Moro. Per i Fratelli d’Italia ce l’ha fatta solo il gallurese Matteo Sanna (ma anche su questo unico seggio del partito si attende l’ufficialità). Il 24mo consigliere è Ugo Cappellacci, in attesa che il governatore battuto da Pigliaru confermi di voler passare all’opposizione.

Alessandra Carta

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