Doppia preferenza, il ‘gruppo del voto segreto’: un consigliere si tira fuori

“Martedì non parteciperò al voto sulla doppia preferenza di genere”. Lo scrive in una nota Mariano Contu, il consigliere di Forza Italia che venerdì ha aderito al nuovo gruppo che si è costituito nell’assemblea di via Roma, il Sardegna, e per le donne del Coordinamento3 è stato formato con l‘obiettivo di chiedere lo scrutinio segreto nella seduta di martedì 21 novembre, quando la leggina elettorale approderà in Aula.

Sardinia Post, nei giorni scorsi, ha scritto che Contu è entrato nel Sardegna come “prestito tecnico”, visto che per formare un gruppo servono almeno quattro consiglieri. Ma anche l’esponente di Forza Italia – insieme agli altri tre componenti, Marcello Orrù (indipendente del Psd’Aaz), Paolo Truzzu (Fdi) e Gennaro Fuoco (ex Uds) – è stato inserito nella lista dei contrari alla doppia preferenza. Contu ribadisce: “La mia è solo una adesione tecnica, non sto fuggendo dal mio partito e neppure non voglio non votare la norma stralcio”. Ma viste le polemiche, l’azzurro ha deciso di “non partecipare alla seduta di martedì 21 per allontanare da me il sospetto di un voto negativo”.

Intanto dal Coordinamento3 arriva un nuovo appello: “Quella del 21 – si legge in una nota – sarà una data da ricordare per la democrazia paritaria della Sardegna. La possibilità di conferire o togliere dignità a questa giornata è nelle mani, nell’intelligenza e nella coscienza di sessanta onorevolicittadini, eletti con una legge elettorale vecchia e discriminatoria che ha consentito a sole quattro donne di accedere alla massima Assemblea regionale. Un gap rappresentativo che ha tracciato l’evidente distacco fra la classe politica e il mondo femminile. L’approvazione della norma risolverebbe il vulnus costituzionale insito in un’eventuale mancata attuazione. Pertanto, un vivo apprezzamento ai consiglieri che si sono schierati da subito a favore della nostra rivendicazione, nei contenuti, nelle forme e nei tempi e un appello a quanti invece, refrattari all’affermazione dei diritti di democrazia e civiltà, perderanno l’occasione per superare il proprio egoismo e contribuire realmente all’emancipazione della nostra Regione. Se la doppia preferenza di genere martedì verrà bocciata con voto segreto, come le ultime manovre ci inducono a credere, i responsabili di tale insolente violazione del diritto, sappiano che non solo non avranno mai il nostro voto, ma che la lista coi loro nomi verrà divulgata pubblicamente durante le campagne elettorali allo scopo di indurre tutte le elettrici e gli elettori della Sardegna a una scelta politica superiore, rassicurante eticamente, portatrice di trasparenza e progresso, di libertà, legalità, serietà e rispetto. Cari consiglieri, non bruciate il futuro della Sardegna”.

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