Nessun commento da parte del segretario regionale del Pd Silvio Lai alle dimissioni di Valentina Sanna. L’impressione è che il gruppo dirigente del partito voglia mettere al più prestino la sordina alla vicenda, in nome delle imminenti scadenze: in particolare la definizione delle regole e quindi delle candidature per le primarie.
Per domani è prevista una riunione della direzione regionale. Ma il “caso Valentina Sanna” (e d’altra parte la riunione era stata convocata prima dell’annuncio dell’abbandono del Pd) non sarà il primo punto all’ordine del giorno. Si dovrà definire la posizione del partito attorno all’opportunità o meno di fare un secondo turno di primarie. Questione che divide alcuni dei potenziali candidati: Francesca Barracciu, per esempio, è per un unico turno, mentre Renato Soru è più propenso alla previsione di un ballottaggio tra i primi due arrivati.
La decisione definitiva su questo aspetto sarà presa lunedì prossimo dal tavolo della coalizione del centrosinistra nella riunione probabilmente conclusiva per la definizione del regolamento delle primarie. Sulla questione più spinosa, quella del ‘codice etico‘ (connessa alla possibilità di candidarsi per l’ex governatore Soru e il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau) è stato raggiunto un accordo di massima: far proprio il codice etico nazionale del Pd (che non precluderebbe la possibilità di candidarsi ai rinviati a giudizio per abuso d’ufficio, come Ganau, o evasione fiscale, Soru).
Di certo il gruppo dirigente democratico intende arrivare in tempi rapidi alla definizione delle regole per le candidature. Infatti, nonostante la smentita di Ugo Cappellacci, è sempre molto forte il sospetto che il governatore possa dimettersi anticipatamente (dopo la visita del Papa in Sardegna, quindi a partire dalla fine di settembre) per spiazzare gli avversari interni (in primo luogo Mauro Pili).
