Delrio ferma un’inaugurazione Anas dopo gli esposti di Maninchedda

L’Anas voleva festeggiare l’apertura di alcuni chilometri della nuova Olbia-Sassari. Ma dopo gli esposti di Maninchedda contro la spa, Delrio ha suggerito di annullare l’evento.

Doveva essere la festa dell’Anas, un’altra, per inaugurare un nuovo tratto della Sassari-Olbia a quattro corsie, precisamente alcuni chilometri del lotto 3, quello più vicino a Oschiri. Il taglio del nastro era programmato per la mattina del 29 aprile. Ma la cerimonia è stato annullata, all’improvviso, malgrado la spa nazionale delle strade avesse già spedito gli inviti.

Secondo una lettura che circola univocamente negli uffici della Regione, lo stop all’Anas lo ha voluto il ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, dopo i ripetuti e recentissimi esposti dell’assessore Paolo Maninchedda contro la stessa spa. La prima denuncia è del 14 aprile, sul cantiere-lumaca della statale 195, aperto da cinque anni e non ancora completato (leggi qui); poi il caso della nuova 554 crollata, ma i cui lavori non termineranno entro giugno, come ha fatto sapere l’Anas giovedì scorso malgrado le rassicurazioni dei mesi passati (leggi qui); infine i ritardi nella progettazione dei cosiddetti nodi critici della statale 131, portati da Maninchedda all’attenzione della magistratura tre giorni fa (leggi qui).

Lo scontro istituzione tra Regione e Anas non è quindi sfuggiti a Delrio che alla spa presieduta da Gianni Vittorio Armani ha servito il quarto schiaffo. Pesantissimo, considerando di fatto inopportuno celebrare l’apertura di alcuni nuovi chilometri della Sassari-Olbia a fronte di tanti lavori non ultimati.

Per l’evento del 29 aprile, l’Anas aveva spedito gli inviti via mail undici giorni prima, per l’esattezza, fissando alle 9,30 la conferenza stampa nella Sala Langiu del comando della Polizia municipale di Sassari, in via Carlo Felice 8. Da lì il taglio del nastro sull’asfalto nuovo di zecca, con annesse foto di rito. Nella mail veniva annunciata la presenza dello stesso ministro che, invece, ha mandato all’aria i piani della spa.

L’Anas, comunque, avrà alte occasioni per festeggiare il raddoppio della dorsale del nord. Sui dieci lotti totali in cui è diviso il maxi appalto da un miliardo di euro, solo quattro sono conclusi: il numero 0, il 7 e l’8, quelli più vicino a Olbia, più l’1 che è invece il tratto iniziale partendo da Sassari. Da poco sono stati sbloccati i lavori del 9. I lotti 4 e 5 se li era aggiudicati una società – la Tecnis- affidata l’anno scorso a un’amministratore giudiziario per sospetti di mafia. Il 2 è da poco passato di mano a un’associazione temporanea d’impresa sardo-trentina dopo il fallimento della spa Vidoni che aveva vinto la gara. Infine il lotto 3, quello dell’inaugurazione annullata, è realizzato solo per il 30-35 per cento.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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