Deliperi (Grig): “Su Tuvixeddu Cappellacci mente per attaccare il Ppr”

Dopo la sentenza della Corte d’appello di Roma che ha respinto la richiesta della Regione di sospensione dell’esecutività del lodo arbitrale su Tuvixeddu, con la conseguenza di dover pagare gli indennizzi per 76 milioni di euro al costruttore Gualtiero Cualbu per lo stop ai lavori, lo scontro politico si è riacceso, in particolar modo intorno al Piano paesaggistico. Cappellacci ha puntato il dito contro Renato Soru, Ppr e sulle conseguenze della “guerra ideologica” portata avanti, secondo il candidato del centrodestra alle regionali, dall’ex presidente della Regione. Sul tema sono intervenute oggi le associazioni ambientaliste Gruppo d’intervento giuridico e Amici della terra: “Cappellacci ne approfitta per prendersela con il piano paesaggistico, a suo dire causa della soccombenza: è falso, perché le disposizioni del Ppr sono state definitivamente riconosciute legittime anche riguardo Tuvixeddu dai Giudici amministrativi (vds. Cons. Stato, Sez. VI, 3 marzo 2011, n. 1366)”. La nota, firmata da Stefano Deliperi, prosegue così: “Le motivazioni dell’arbitrato poggiano invece esclusivamente sull’annullamento del precedente vincolo paesaggistico. Ciò significa che attualmente in pratica a Tuvixeddu non si può mettere un altro mattone“.

Una vicenda complessa, prosegue la nota, ma le associazioni indicano una possibile via d’uscita: “Esiste una via per raggiungere l’obiettivo della piena salvaguardia del Colle di Tuvixeddu e della realizzazione del grande parco archeologico-ambientale. Il piano urbanistico comunale di Cagliari deve essere adeguato alle previsioni del piano paesaggistico regionale mediante lo strumento della co-pianificazione Ministero Beni e Attività Culturali – Regione – Comune, in seguito dovrà esser modificato di conseguenza l’accordo di programma immobiliare (finora mai rescisso né oggetto di recesso da parte di alcuna parte) e in tale sede saranno previsti indennizzi, eventuali permute, ecc. per chiudere definitivamente ogni contenzioso. Fino ad allora non vi potrà essere nessun intervento sull’area Tuvixeddu–Tuvumannu, ma anche – purtroppo – nessuna certezza sul versante della tutela e della corretta fruizione e valorizzazione di un bene culturale unico al mondo. Sarebbe ora di voltare definitivamente pagina e di risolvere una volta per tutte una situazione che a Tuvixeddu e a Cagliari fa solo del male”.

Scontro Pd-Riformatori.  Contro l’ex presidente della Regione Soru sono andati alla carica anche i Riformatori. “I sardi – attacca il coordinatore Michele Cossa – continuano a pagare i disastri della Giunta Soru-Pigliaru: ora la Regione, a causa del blocco illegittimo a Tuvixeddu, sarà costretta a pagare ben 76 milioni di euro che potevano essere utilizzati per costruire 40 nuove scuole in Sardegna o mettere a posto ben 200 istituti. Non è bastata – insiste l’esponente della maggioranza – una gestione fallimentare di cinque anni di malgoverno della Giunta Soru-Pigliaru che ha portato al blocco dell’intera Sardegna con divieti insensati e inutili, non è bastato il regalo fatto allo Stato, caricando sulle spalle della Regione la sanità, la continuità territoriale e il trasporto pubblico locale in cambio della promessa di darci qualche soldino in più, adesso i sardi e i nostri giovani devono pagare il conto salatissimo di una decisione senza senso e frutto di arroganza”.

Immediata la replica del Pd. “Michele Cossa si preoccupi di giustificare i 140 milioni di euro in più per i costi dei farmaci che la Giunta, che lui ha sostenuto, ha speso ogni anno per cinque anni, perché con quei soldi avremmo potuto costruirci 80 nuove scuole”, ribatte il segretario regionale dei democratici Silvio Lai, imputando all’esecutivo di centrodestra di non aver cancellato i consigli di amministrazione degli enti, di aver commissariato le Province e le Asl, di aver finanziato “improbabili realty” e di non aver messo un euro per bonifiche. “Ecco – incalza Lai – spieghi tutto questo e quali sono i motivi per cui questi soldi sono stati sprecati o dirottati da altre parti. Forse scoprirà che, rispettando il giudizio espresso ieri, perlomeno c’erano ragioni e valori più alti per i quali se la Giunta Soru ha sbagliato, lo ha fatto per un bene generale e non per qualche sostenitore”. Sugli sviluppi del caso Tuvixeddu interviene anche il Gruppo d’intervento giuridico. “Il presidente della Regione Ugo Cappellacci, ricandidato alla carica nelle elezioni del 16 febbraio, ne approfitta per prendersela con il Piano paesaggistico di Soru, a suo dire causa della soccombenza: è falso – sottolinea il portavoce del Grig Stefano Deliperi – perché le disposizioni del Ppr sono state definitivamente riconosciute legittime anche riguardo Tuvixeddu dai Giudici amministrativi. Le motivazioni dell’arbitrato poggiano invece esclusivamente sull’annullamento del precedente vincolo paesaggistico. Ciò significa che attualmente in pratica a Tuvixeddu non si può mettere un altro mattone”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share