Dall’Anas 135 milioni per la statale 131. Maninchedda: “Bando dubbio”

È nuovo scontro tra Regione e Anas dopo che ieri la spa nazionale delle strade ha pubblicato un bando da 135 milioni per “la messa in sicurezza della parte nord della statale 131“. La Giunta, attraverso l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha sollevato dubbi sulla gara perché l’Anas “ha proceduto con la pubblicazione – si legge in una nota – senza dare riscontro alle richieste di informazione sulla progettazione delle opere” presentate dalla Regione stessa e dai Comuni.

Il bando Anas riguarda la cancellazione di quattro vincoli a raso, a Paulilatino, Macomer, Bonorva e Codrongianos. “L’appalto – è scritto nel comunicato col quale ieri l’Anas ha annunciato la pubblicazione della gara sulla Gazzetta ufficiale – ha durata quadriennale ed è suddiviso in tre lotti da 45 milioni di euro ciascuno. Il numero 1 dal chilometro 158,000 al 162,700, da Bonorva a Giave; il lotto 2 dal chilometro 108,300 al km 158,000, da Milis a Bonorva; il lotto 3 dal chilometro 162,700 al km 209,500, da Giave a Sassari“.

Anas ha finanziato la gara attraverso un accordo quadro che porta dritti agli articoli 59 e 194 del Codice degli appalti. Secondo questa procedura, spetta all’impresa che si aggiudica il bando deve fare sia la progettazione esecutiva che i lavori. La stazione appaltante, cioè l’Anas, consegna invece la progettazione definitiva. Che però in questi quattro anni è cambiata più volte, quindi Regioni e Comuni “coinvolti nel procedimento” hanno chiesto alla spa quale tipo di progetto definitivo si stesse mettendo a bando.

Dall’Anas non hanno risposto, di qui i dubbi sollevati da Maninchedda. Il quale nel suo blog “Sardegna e libertà“ha affrontato il tema scrivendo un pezzo intitolato “Guccini e l’Anas” che riprendo un passaggio della celeberrima “L’avvelenata”. L’assessore conclude così: “Non si può combattere da soli contro l’Anas e contro le pessime abitudini dello Stato italiano e io mi aspetto di tutto perché è vero ciò che ha scritto Guccini, il rischio nelle battaglie è diventare bersagli perché si è diventati bravi nella lotta, con tutto il corredo di dolori al basso colon e accuse di arrivismo che questo comporta”.

Questo tra Regione e Anas è il quarto scontro in pochi mesi, dopo il cantiere-lumaca lungo la 195, poi il caso della 554 crollata e i lavori che non saranno conclusi entro giugno e infine questo caso degli svincoli a raso che era già stato oggetto di un muro contro muro istituzionale ad aprile.

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