L’Aula congela la legge sulla Sardinia green island. Diana (Pd): “Solo una provocazione”

La discussione sulla legge proposta dai consiglieri regionali Giampaolo Diana (Pd) ed Edoardo Tocco (Pdl), che avrebbe consentito al presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu di realizzare a Vallermosa un impianto termodinamico senza passare per la Valutazione d’impatto ambientale, è stata sospesa e il provvedimento congelato. Anche perché, proprio durante la presentazione, i consiglieri del Pdl sono usciti dall’aula. E, in ogni caso, pur con la maggioranza dei consiglieri presenti, Diana non avrebbe potuto fare affidamento sui suoi uomini: i consiglieri del Pd avrebbero votato contro.

E a quel punto Diana ha precisato come la proposta di legge fosse “una provocazione”, presentata affinché la Giunta si assumesse “le sue responsabilità, dato che latita da anni. Anche perché con questa proposta di legge non abbiamo né titolo né tantomeno le competenze, e seppure avessimo la supponenza di averle le competenze, non entreremmo nel merito di una decisione, scusate, che spetta esclusivamente alla Giunta regionale”.

Insomma, si sarebbe trattato di una provocazione per far pronunciare un sì o un no alla Giunta. Nonostante tutto, “una provocazione che è anche anticostituzionale se vogliamo, che sicuramente sarebbe stata impugnata”, afferma oggi Diana. “Questo – prosegue il capogruppo del Pd – è il contesto in cui io e il collega Tocco collochiamo questa proposta di legge”. Per Tocco “non si è trattato di un attacco alla giunta, ma di una legge il cui spirito è quello di andare incontro ai lavoratori della Sardinia Green Island”.

Per Tarcisio Agus (Pd), “Diana ha rivisto il proprio intervento alla luce di quanto accaduto nel corso della riunione del gruppo Pd tenutasi ieri mattina, quando tutti si sono schierati contro la legge”. “Io – ha ggiunto Agus – ho fatto notare che la competenza era della Giunta. Per questo motivo Diana ha dovuto cambiare il suo intervento”.

Insomma, l’ex sindacalista è arrivato alla presentazione della legge senza gruppo, ma la stessa sorte è toccata a Tocco. Difatti, quando Diana è intervenuto in aula per presentare la legge, la maggioranza dei consiglieri del Pdl ha abbandonato l’aula. Che si tratti di un comportamento che riflette la volontà della Giunta di abbandonare un progetto su cui inizialmente si era spesa? Per Tocco, secondo firmatario della cosiddetta “leggina”, “si tratta di un gesto in polemica con l’elezione di Gian Valerio Sanna a vicepresidente del Consiglio Regionale, avvenuta poco prima della discussione”.

Di certo c’è solo che in aula non c’erano Antonello Liori e Andrea Biancareddu, assessori all’Industria e all’Ambiente ovvero quelli che hanno competenza in materia, che gli altri membri della Giunta presenti – come riporta il verbale della seduta – non erano in grado di intervenire e che, in ogni caso, a Diana e Tocco è mancato l’appoggio dei rispettivi gruppi.

Ma c’è dell’altro. Diana infatti, oltre a biasimare gli assessori competenti, “colpevoli di aver aperto la conferenza di Servizi pur non potendolo fare, dal momento che il soggetto proponente, la Sardinia Green Island, non aveva presentato lo studio di impatto ambientale”, attacca anche Alberto Scanu. Che oggi viene definito da Diana come “uno che non rispetta gli impegni, visto che non ha riassorbito le maestranze nelle attività manifatturiera in seguito all’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico realizzato nel sito dell’ex Ineos, come da accordo”. Non manca nemmeno una critica sulla ricaduta occupazionale del progetto, che secondo Diana è pari a zero, mentre la redditività di questi impianti è esageratamente alta per chi li realizza.

Ma cosa accadrà adesso? “Di certo quel testo di legge è destinato a rimanere chiuso in un cassetto: non c’è più tempo”, spiega Agus. Ma c’è comunque da aspettare la giunta, che tuttavia potrebbe anche non pronunciarsi. Di fatto l’iniziativa sembra aver perso appeal. Scanu potrebbe comunque ancora decidere di passare per la valutazione d’impatto ambientale.

Piero Loi

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