Giovanni Satta, il consigliere scarcerato, è ufficialmente il sessantesimo onorevole della Sardegna. L’esponente Uds ha giurato alle 10,30, in una cerimonia brevissima non seguita da alcun applauso. La formula solenne di fedeltà alla Repubblica è stata letta dal presidente dell’Assemblea, Gianfranco Ganau, e il neoconsigliere ha dovuto dire semplicemente “giuro”.
Nella tribuna riservata al pubblico, al quarto piano del palazzo di via Roma, ecco i fratelli di Satta, Massimo e Salvatore, accompagnati da alcuni amici. Tutti si trovavano in città da ieri pomeriggio, quando era inizialmente programmato il giuramento, poi saltato.
A decidere il rinvio è stata la conferenza dei capigruppo al termine di una riunione fiume durante la quale non si è arrivati a una posizione unanime. E infatti nel documento diffuso al termine dell’incontro, da una parte si è scritto che il Consiglio si prendeva “una notte per fare gli opportuni approfondimenti giuridici”; ma dall’altra si leggeva che “Satta era da considerarsi eletto” (leggi qui)
L’ex sindaco di Buddusò è indagato per associazione a delinquere, nell’ambito di un presunto traffico internazionale di droga. È stato arrestato 6 aprile scorso e scarcerato il 28, quando il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Satta, tuttavia, non è l’unico esponente della massima assemblea sarda con carichi giudiziaria pendenti (qui la lista completa).
Oggi, comunque, il caso Satta si è chiuso con il giuramento e non dovrebbero più esserci nemmeno altri scossoni nella composizione dell’Aula dopo un valzer di seggi durato nove mesi. (Foto di Roberto Pili)
Al. Car.
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