Costa Smeralda, pronto un piano da un miliardo di euro in attesa del Ppr

Per ora non c’è bisogno di deroghe. Ma il percorso tra Qatar e Regione sarà comune in attesa dell’approvazione del Piano paesaggistico regionale nel 2016. È quanto emerge dal vertice svoltosi a Olbia tra Qatar Investment Authority, il Fondo sovrano del Qatar e la Regione.

Il Ceo della Qatar Investment Authority (Qia), Abdullah Mohammed Bin Saud Al Thani, ne ha parlato con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e i sindaci di Olbia e Arzachena Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda. A fare da grand commis e importante uomo di raccordo per gli investimenti del Qatar in Costa Smeralda c’era il presidente di Sardegna Resorts, la holding che detiene le proprietà del Qatar, Franco Carraro. Ad affiancare Pigliaru i due assessori all’Urbanistica e agli Enti locali, Cristiano Erriu e al Turismo, Francesco Morandi.

“Investimento strategico e a lungo termine nel segno della sostenibilità”

Sostenibilità ambientale e investimento per creare valore aggiunto. Concordano Abdullah Mohammed Al Thani e Pigliaru nella salvaguardia di un investimento di livello mondiale cruciale per l’economia sarda, sul quale la Regione non ha intenzione di mettere pregiudiziali troppo pesanti. “Da parte nostra c’è l’impegno di delineare il contesto normativo e i tempi nei quali verrà realizzato oltre al piacere di condividere obiettivi  – ha spiegato Pigliaru – lavorando per uno sviluppo molto attento alla sostenibilità di lungo periodo e nel medio periodo per la rapida estensione stagionale”. Abdullah Al Thani da parte sua ha confermato l’attenzione per iniziative di qualità e a lungo termine. Il termine in cui sarà possibile parlare di azioni più precise non sarà prima del 2016, ma già dalle prossime settimane verranno aperti tavoli tecnici che consentano di confrontare tutte le opzioni sullo sviluppo compatibile della Costa Smeralda e dell’investimento tusitico alberghiero del Qatar.
La chiave dell’allungamento della stagione turistica in Sardegna

Investitore e parte istituzionale dunque seguiranno insieme la genesi del Piano paesaggistico per evitare fraintendimenti, ma nel frattempo la “piena condivisione” pare si collochi anche nel segno dell’allungamento della stagione turistica, un mantra per la giunta regionale e un’opportunità anche per rendere più profittevole l’investimento del Qatar in Costa Smeralda. “Abbiamo condiviso che uno dei problemi fondamentali dello sviluppo turistico è quello di allungare la stagione il più possibile – ha spiegato Pigliaru – e di farlo con il massimo rispetto per la sostenibilità ambientale. Entro il 2016 la legge urbanistica definirà le regole entro le quali si possa toccare il patrimonio naturalistico della Sardegna e gli obiettivi sono condivisi. Credo che il turismo di lusso abbia bisogno di una qualità migliore e non solo di quantità – ha concluso il Governatore – e di uno sviluppo che persegua obiettivi comuni”.

I passaggi tecnici insieme ai Comuni interessati

“Il percorso è quello che avevamo auspicato fin dal primo momento – spiega Alberto Ragnedda, sindaco di Arzachena – con il coinvolgimento dei Comuni interessati e con un dialogo costante tra il Qatar e la Regione. Parliamo di un investimento fondamentale per i nostri territori, vogliamo che le cose procedano per il meglio”. Rassicurazioni che aprono una strada più rapida per l’analisi dei progetti, in un dialogo tra investitori qatarioti e Regione che non era mai venuto meno, ma che le certezze normative aiuteranno nel trovare sbocchi decisivi. “La Regione non è contraria a uno sviluppo sostenibile che crei lavoro, che consenta di avere molto più lavoro e molto più stabile – ha spiegato Pigliaru – e la qualità dell’ambiente è il primo fattore competitivo non solo per la Sardegna ma anche per l’investitore”. Parole che hanno soddisfatto il Ceo di Qatar Investment Authority, Abdullah bin Mohammed Bin Saud Al Thani affiancato da Mohammed Al Sowaidi, responsabile Real Estate.

Dal Pps di Cappellacci al Ppr di Pigliaru, il Qatar ha visto allungarsi i tempi sulle scelte urbanistiche
Il mantra del Qatar è stato fin dal primo giorno quello dei “tempi certi”. Per i tempi di realizzazione del progetto si parlava di 7-10 anni, ma durante la presentazione del piano di investimenti da un miliardo di euro si sosteneva in maniera perentoria come “il Qatar chiede risposte certe entro il 2013″. Infatti le nuove costruzioni dovevano adattarsi ai vincoli del Piano paesaggistico regionale (Ppr) che di fatto condizionava le intenzioni dei nuovi investitori della Costa. “Si tratta, quindi, di un progetto plastico da discutere all’interno di tavoli tecnici” spiegava il sindaco di Arzachena, Alberto Ragnedda. Ebbene, dei tavoli tecnici non si era vista neanche l’ombra. Ora arrivano le rassicurazioni di Pigliaru che sembrano venire incontro alle richieste dell’investitore.

Un piano di ville e alberghi di lusso

Era stato l’allora premier Mario Monti a tessere i primi rapporti diplomatici e a gettare le basi per una partnership economica Italia-Qatar. Ai primi di febbraio del 2013, la Qatar Holding, braccio operativo del fondo sovrano dell’emirato, aveva presentato ai comuni di Arzachena e Olbia la prima bozza del piano di investimento da un miliardo di euro. Un pacchetto fra 450 e 550 mila metri cubi da trasformare in 4 nuovi hotel. Il progetto puntava a realizzare quattro nuovi hotel extra lusso, con l’ammodernamento della Costa Smeralda e con l’incremento dei posti letto. Si parlava di un hotel col marchio Harrods, da 150 camere; un family hotel da 200 stanze, per un target sempre di lusso. Previsti anche due hotel al Pevero, da 90 stanze, e a Razza di Juncu, da 75 camere, per “Young People”. Ma soprattutto interventi di ampliamento e ammodernamento degli hotel esistenti.

Pigliaru e l’assessore all’Urbanistica, Cristiano Erriu, hanno il compito di dare risposte veloci.

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