Mazzotta: “Casaleggio censura il documentario sulla Saras”

Era tutto pronto, Matteo Ponzano, direttore de “La Cosa” – la web-tv di “Casaleggio associati” – aveva già firmato la liberatoria per la proiezione di “Oil 2” del regista Massimiliano Mazzotta. Poi il dietrofront: nessuno spazio al film-inchiesta sull’oro nero dei Moratti nella tv ufficiale del movimento 5 Stelle.

Perché? La domanda non è retorica. Infatti a chiedere che “Oil 2” fosse trasmesso era stato il Meetup 79, circolo sassarese del Movimento. “Il fatto è – dice Mazzotta – che il timone del M5s è sempre a Milano e le regole le stabiliscono loro”. Detto questo, il regista pone a sua volta una domanda: “Perché Beppe Grillo e Casaleggio hanno paura di Moratti? Perché lo staff sardo non ha potere decisionale e non può decidere di mandare un film che riguarda l’isola?”

Già perché? Sta di fatto che il film verrà proiettato comunque. Solo che a mandarlo in streaming sarà un’emittente di Olbia “Cinque Stelle Sardegna”: un caso di omonimia, nulla a che vedere col Movimento.

 Questi i fatti, ricostruiti tramite la corrispondenza privata che Mazzotta ha intrattenuto con Ponzano.

L’idea di trasmettere “Oil 2” – un documentario molto scomodo per la Saras – viene inizialmente accolta senza alcun problema dallo staff di Casaleggio. Infatti, come si è detto, arriva subito la liberatoria del direttore Ponzano. Ma poi è lui stesso a “richiedere un link”. Spiega che vuole far visionare il film ai legali della tv prima di mandarlo in onda. Sembra uno scrupolo, una normale cautela di routine. Ma invece è lo stesso Ponzano a porre per primo il problema: “Secondo me – fa sapere – ci saranno parecchi problemi a trasmetterlo. Questa è la mia sensazione”. Era il 7 ottobre, la proiezione era prevista per il 26 dello stesso mese.

A questo punto Massimiliano Mazzotta ci vuole vedere più chiaro e chiede al direttore de “La Cosa” quali problemi siano sorti. “Problemi per questioni legali eventuali legate a Saras, questioni che tu d’altronde conosci bene. comunque è solo una mia impressione magari i legali visionano e danno l’okay”, risponde Ponzano.

Sembra dunque che le cose vadano avanti: “I legali stanno visionando il film ed entro domani ti diamo una risposta spero affermativa”, scrive ancora il direttore della web-tv.

Ma subito dopo entra in scena Luca Eleuteri – “Il braccio destro di Casaleggio”, lo definisce Mazzotta – il quale, secondo quanto riferisce Ponzano allo stesso Mazzotta, dice che fino a lunedì non sarà possibile dare una risposta “perché il legale ha ancora qualche dubbio… spero ci sia ancora tempo buon… week-end”.

Il tira e molla va avanti. C’è un altro giro di messaggi e, alla fine, Ponzano propone al regista di trasmettere il suo documentario  in streaming audio su www.resetradio.net. Insomma, una soluzione di ripiego: il film va in onda, ma si trasmetterà solo l’audio in rete,

Fino a oggi nessuna spiegazione ufficiale del perché “Oil 2” non verrà proiettato dalla web tv di Casaleggio. “Attendo ancora il parere dei loro legali, ma questa – denuncia Mazzotta –  per me è una censura bella e buona, un muro eretto a protezione della Saras e dei suoi interessi”.

Il film comunque verrà proiettato. Ma non nella tv di Casaleggio. Oltre che nella tv “omonima” di Olbia, lo si potrà vedere a a Martis (Sassari), il piccolo paese che cerca di difendersi dalle trivelle della Geoenergy, società a caccia di risorse geotermiche. Appuntamento dunque per il 9 Novembre 2013 a partire dalle 16, insieme allo stesso Massimiliano Mazzotta, al regista Giuseppe Ferrara (autore di “Cento giorni a Palermo”, “I banchieri di Dio-il caso Calvi”) e di Vincenzo Migaleddu,  presidente dell’Isde– Medici per l’ambiente della Sardegna.

Piero Loi

 

 

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