Casa museo Gramsci monumento nazionale: ok Camera, contrario M5s

Sì dell’Aula della Camera alla dichiarazione di monumento nazionale della Casa Museo Gramsci a Ghilarza, in Sardegna. Il testo, approvato con 290 voti a favore, 32 contrari (i deputati M5S) e 16 astenuti (della Lega), ora passa al Senato. Il provvedimento arriva pochi mesi dopo l’apposizione del vincolo di interesse storico-artistico, nel gennaio scorso, da parte della Sovrintendenza ai beni paesaggistici di Cagliari e Oristano, guidata da Fausto Martino.

Le reazioni. “Ok della Camera alla legge che riconosce Casa Gramsci monumento nazionale. Per dare il giusto tributo alla memoria del primo tra gli antifascisti”, lo scrive su Twitter la deputata del Pd Caterina Pes, promotrice della pdl sulla casa-museo di Ghilarza, in Sardegna, che ora passa all’esame del Senato.

Voto contrario del M5s. L’approvazione da parte della Camera dei Deputati della proposta di legge che dichiara Casa Gramsci di Ghilarza monumento nazionale è un atto dall’importante significato simbolico che contribuisce a riconoscere la più giusta collocazione storica a uno dei più grandi intellettuali del ‘900. Un riconoscimento anche alla Sardegna, e a tutti i volontari e gli studiosi di ogni dove, che da sempre hanno concorso a mantenere viva questa vera e propria istituzione culturale e della memoria”. Lo affermano i deputati di Sinistra Italiana Michele Piras e Carlo Galli. “La nota stonata incredibilmente arriva dal M5S, che ha votato contro sulla base di argomentazioni burocratiche e alludendo a presunte marchette. Un movimento nato per rinnovare la politica che, sempre di più, si sta dimostrando il più limpido erede della destra qualunquista del secondo dopoguerra, come quegli ‘indifferenti’ che si voltarono dall’altra parte, quando Antonio Gramsci finì in una galera fascista”, concludono Piras e Galli.

“Il Gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico ha votato favorevole alla Dichiarazione di monumento nazionale della Casa Museo Gramsci in Ghilarza, dove Antonio Gramsci visse dal 1898 al 1914 nel paesino tra Oristano e Macomer”, ha detto il deputato di Centro democratico Roberto Capelli. “La casa di Ghilarza, dunque, come testimonianza dell’inizio dell’attività intellettuale di Gramsci, ma anche luogo di cultura importante e da preservare. Museo e biblioteca, fornita di oltre 3000 volumi. Spiace la scelta dei 5 Stelle di opporsi alla richiesta accolta da tutti gli altri Gruppi, di procedere all’approvazione della Legge in Commissione, passando da sede referente a sede legislativa. La scelta delle opposizioni, ovviamente, è legittima ma è un peccato che per un mero formalismo non si sia voluti giungere ad una approvazione più rapida di un testo che, come detto, non fa altro che riconoscere il valore storico e culturale della Casa Museo di Gramsci a Ghilarza, contribuendo a ricordare il pensiero e l’opera di quel piccolo, grandissimo, sardo che dovrebbe essere caro (pur senza farne un santino e senza nascondere i suoi errori) alla memoria di tutti i democratici a prescindere dai colori politici”, ha concluso Capelli.

 

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