Carri armati sbarcati a Sant’Antioco, Pili (Unidos): “Bombarderanno coste e mari”

“Lo sbarco di carri armati, obici e strumenti da guerra è senza precedenti, incessante. Una vera e propria invasione da guerra di Stato. Un porto intero occupato da mezzi devastanti pronti a raggiungere il teatro di guerra: Teulada”. Il deputato di Unidos Mauro Pili denuncia un nuovo sbarco di mezzi militari e annuncia che “bombarderanno ad oltranza le coste e i mari dell’isola”. Il parlamentare – che ha documentato lo sbarco anche con video e foto su Facebook e su Unidos Tv su You Tube – riferisce che all’alba di oggi è attraccata Altinia, una nave “già drammaticamente coinvolta in un incendio in alto mare al largo dell’Afghanistan e salvata dalla marina cinese”.

La nave “è sbarcata stamani nel porto di S. Antioco con un carico d’armi imponente e devastante. Il Ministero della Difesa cala la maschera e sfida apertamente la Regione, sempre più silente e invia in Sardegna un carico d’armi pesantissimo. Il porto sulcitano – continua Pili – è una distesa di carri armati e di obici potentissimi, gittata 40 km. Decine di carri armati, container carichi di armi, mezzi di ogni genere“. “L’operazione – continua il parlamentare sardo – questa volta doveva restare segreta e dopo lo sbarco plateale su Cagliari il tutto si è svolta in un porto di S. Antioco deserto, e totalmente blindato per l’operazione di sbarco, con centinaia di militari ovunque e un presidio attivato con pullman giunti da Teulada per proteggere l’operazione”. Per Pili “siamo allo spreco del denaro pubblico con il dispiegamento di navi di trasporto utilizzate senza criterio e con il solo obiettivo di spendere soldi pubblici. Mezzi militari in quantità e imponenza davvero fuori da ogni controllo”. “E’ ormai chiarissimo – continua – che lo Stato non intende dismettere di un millimetro l’invasività della propria azione e l’arrivo anche oggi di nuove armi e nuovi mezzi blindati conferma l’obiettivo di mettere a ferro e fuoco l’intero patrimonio ambientale di Teulada”. Per il deputato “l’invio di questo carico d’armi conferma anche quello che ho ribadito più volte: le annunciate bonifiche erano una farsa. Non possono coesistere in alcun modo le due attività. E’ evidente che non si faranno bonifiche”.

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