Cappellacci vara il nuovo Ppr. Ma senza valutazione dell’impatto ambientale

Il blitz temuto alla fine c’è stato: questa mattina alle 10, nell’ultima seduta della legislatura, la giunta di Ugo Cappellacci ha approvato il nuovo Ppr. Ma senza la Vas (Valutazione ambientale strategica). Quindi contro gli obblighi di legge previsti dalla Direttiva comunitaria 2001/42, recepita dall’Italia col decreto legislativo 152 del 2006. Insomma, sembra essere un Piano paesaggistico in odore di illegittimità, quello varato oggi dall’Esecutivo.

La conferma sul fatto che il nuovo Ppr (ribattezzato Pps da Cappellacci) sia stato approvato senza la Vas, l’ha data lo stesso governatore uscente in un’intervista a Videolina. Il presidente della Regione ha motivato la scelta di votare ugualmente il Piano, sostenendo che la valutazione ambientale strategica è “obbligatoria ma non vincolante”. E ciò spiega la ragione per quale nella delibera di Giunta è stata inserita la dicitura “nelle more della Vas”.

Di certo, “obbligatorio ma non vincolante” significa che la Vas è necessaria. Da qui la presunta illegittimità, un rischio bocciatura che per Cappellacci – a ben vedere – è stato irrilevante, a fronte della necessità (nota) di approvare il Pps per fini elettorali. Non fosse altro che nel 2009 il governatore uscente vinse le elezioni grazie alla promessa di allentare i vincoli paesaggistici imposti dal Ppr.

Non solo: nel 2004, quando la giunta Soru approvò il Piano paesaggistico, la Vas non serviva. Per due ragioni. Intanto la Direttiva Ue 2001/42 non era stata ancora recepita, ma poi c’è il fatto che la Sardegna aveva redatto il Ppr in co-pianificazione con lo Stato. Quindi attraverso una progettazione che veniva costantemente verificata dal Ministero per i Beni culturali.

Gian Valerio Sanna, il padre del Ppr, si limita a dire: “La materia paesaggistica, che è di rilievo costituzionale, è troppo seria per sottoposta alla speculazione elettorale, così come sta facendo questa Giunta”. Quanto all’obbligo della Vas in base alla Direttiva europea, l’ex assessore all’Urbanistica precisa: “Manipolazioni o forzature della Vas stessa, sono illegittime per loro natura”.

Sul voto odierno della Giunta prende posizione anche Carlo Mannoni, titolare dei Lavori pubblici quando Soru governava la Regione: “Apprendiamo da Cappellacci che il Ppr è stato approvato senza Vas. Il presidente l’ha detto con un’imprecisione importante: perché se da un lato corrisponde al vero che la valutazione ambientale sia obbligatoria ma non vincolante, dall’altro significa che bisogna averla, sebbene si decida di discostarsene. E questo lo prevede non solo la Direttiva 2001/42, ma anche il decreto ambientale 152 del 2006. Questo dimostra che oggi in Giunta si è solo consumata una farsa”.

Alessandra Carta

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