Capo Frasca, Pili (Unidos): “Bombe e missili nel fondale, chiudere la base”

“Un vero e proprio fondale di bombe, missili di ogni genere, esplosi e non esplosi, un vero e proprio disastro ambientale senza precedenti. La base militare di Capo Frasca deve essere chiusa e bonificata senza perdere un giorno di tempo”. Nuova denuncia del deputato di Unidos Mauro Pili, che ha divulgato un video sul sopralluogo fatto ieri. “In quel tratto di mare – afferma – la Nato e non solo hanno scaricato ogni tipo di esplosivo mettendo a repentaglio un tratto di costa vastissimo e riconosciuto come sito di importanza comunitaria. Si tratta di una violazione gravissima del codice penale e tutto questo non può essere tenuto in silenzio”.

Il deputato sardo ricorda che si tratta di un sito di interesse comunitario, dove vige l’art.733 bis del codice penale “che vieta qualsiasi tipo di devastazione e distruzione ambientale. La presenza di quegli esplosivi e di quell’azione devastante messa in atto dagli eserciti di mezzo mondo – sottolinea – è una violazione di legge senza se e senza ma”. Per questo motivo annuncia una formale denuncia alla Procura della Repubblica chiedendo “di valutare l’immediato sequestro dell’area per evitare che le prove e le condizioni del sito vengano ulteriormente manipolate o modificate”. Per Pili “occorre una bonifica obbligatoria senza ulteriori indugi da parte dello Stato”. Nel suo esposto Pili chiama in causa il premier Matteo Renzi e i ministri Pinotti, Franceschini e Galletti. “Ho chiesto – spiega – di valutare se gli stessi, e/o i loro predecessori, abbiano compiuto atti riconducibili per colpa o dolo alle ipotesi di reato qui avanzate, e per quanto riguarda il Ministro dei Beni culturali e il Ministro dell’ambiente e del mare di reati di omissione d’atti d’ufficio o di omesso controllo e tutela dei patrimoni di pertinenza e competenza dei loro rispettivi Ministeri in quanto informati dei fatti”.

 

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