Cagliari 2016, La Base tira la volata a Zedda: “Il candidato sindaco è lui”

Claudio Cugusi, capogruppo de La Base in Consiglio comunale, brucia gli alleati sul tempo e lancia il primo endorsement su Cagliari.

Massimo Zedda incassa il primo endorsement per la ricandidatura a sindaco di Cagliari, nel 2016, senza passare dalle primarie. La mossa porta la firma di Claudio Cugusi, capogruppo de La Base in Consiglio comunale, eletto nel 2010 col Pd, poi l’addio ai Dem e l’ingresso nel movimento fondato da Efisio Arbau, movimento di cui Cugusi è il portavoce regionale. Sul fronte opposto si allarga la rosa delle liste civiche che vogliono le primarie nel centrodestra, isolando di fatto l’ex senatore azzurro ed ex presidente dell’Autorità portuale, Piergiorgio Massidda, in corsa anche lui per il Municipio.

È carico di significati l’endorsement di Cugusi, stratega, insieme ad Arbau, della doppia sconfitta portata a casa dal Pd a Nuoro e a Porto Torres nei ballottaggi dello scorso 14 giugno. Intanto: La Base, su Cagliari, brucia gli alleati sul tempo e tira la volata al vendoliano Zedda ritagliandosi un ruolo preciso nello scacchiere elettorale ancora da comporre, specie per via dell’incertezza del Pd che continua a nicchiare (e dividersi) sul da farsi.

Meglio: il segretario cittadino dei Dem, Nicola Montaldo, dice che “per regolamento” è suo dovere “avviare il percorso delle primarie non essendo Zedda un sindaco del Pd”. E sebbene Montaldo, visto l’incarico, si senta super partes, negli assetti regionali del partito è collocato della minoranza interna. Ciò vuol dire che la maggioranza composta da soriani, cabrasiani, faddiani e lettiani non gli lascerà campo libero nelle scelte. Montaldo, vicinissimo al consigliere regionale Piero Comandini, aggiunge: “Ovvio che in assenza di candidati, e al momento non ce ne sono, le primarie non si faranno. Comunque se ne parlerà in autunno, adesso abbiamo avviato la discussione sul programma”.

A riprova che Montaldo a deciderà da solo, ecco che nel Pd emerge già una differenza di percorso. Davide Carta, lettiano del Consiglio comunale, dice: “Il primo obiettivo del centrosinistra è lavorare pancia a terra per chiudere i risultati della consiliatura. Si tratterà poi di farli conoscere alla città, attraverso incontri pubblici. Infine servirà una valutazione complessiva sui risultati, in modo da preparare il nuovo mandato”.

Una verifica finale la chiede pure Cugusi, che anticipa: “La prossima settimana La Base incontra il sindaco Zedda. Gli chiederemo la convocazione di un vertice di maggioranza, sia per definire il percorso programmatico relativo all’ultimo anno di consiliatura, sia per mettere a punto gli obiettivi dei prossimi cinque anni. Le primarie non possono essere un obbligo: i risultati della maggioranza guidata da Zedda sono sotto gli occhi di tutti, mi pare più che naturale la sua ricandidatura e anche la sua nuova vittoria. Spero che il centrosinistra, compatto, esca dall’ambiguità intorno alla leadership”.

Nel centrodestra, invece, quelle del 2016 potrebbero essere le prime primarie sarde. A chiederle era stato due anni fa il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Farris, che da allora non è mai tornato indietro. Ma sulla stessa lunghezza d’onda ci sono Giandomenico Sabiu e Paolo Casu. Il primo ha fondato il gruppo Cagliari2016, mentre Casu, vicepresidente dell’Assemblea, eletto nel 2010 col Psd’Az e da tempo nel gruppo Misto, sta preparando la corsa alle Comunali del prossimo anno ugualmente con una propria lista. La novità è che una civica la guiderà pure Marco Piras, consigliere comunali ai tempi di Floris sindaco. I sostenitori di Farris, invece, si ripresenteranno alle urne con “Lavoro e quartieri”.

In questo quadro è molto probabile che il centrodestra avrà un candidato sindaco che verrà fuori dalle primarie, più Massidda, deciso a correre per il Municipio anche da solo. Del resto nemmeno il centrosinistra è unito: una settimana fa il movimento “Cagliari città capitale” ha ufficializzato la partecipazione alle Comunali 2016 con una Coalizione civica “alternativa ai blocchi italiani”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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