Asl unica, Cagliari battuta: la sede sarà a Sassari. A Nuoro l’azienda del 118

La Asl unica della Sardegna (Ats) avrà sede a Sassari. Con voto segreto l’ha deciso il Consiglio regionale: i sì sono stati 30, i no 26. Più un astenuto.

La Asl unica della Sardegna (Ats) avrà sede a Sassari. Con voto segreto l’ha deciso il Consiglio regionale: i “sì” sono stati 30, i “no” 26. Più un astenuto. Si chiude così, con la vittoria del Nord-ovest, la partita politica che per giorni ha diviso la maggioranza di centrosinistra. Ma poi sono stati decisive anche le preferenze arrivate dall’opposizione in una saldatura tra sassaresi, nuoresi e galluresi. Una saldatura da bottino pieno, visto che l’emendamento includeva la sede dell’Areus, cioè la nuova azienda del 118 i cui uffici apriranno nel capoluogo barbaricino.

Sulla sede della Asl unica, per il presidente Francesco Pigliaru è un successo personale. Ma anche per il capo dell’Aula, Gianfranco Ganau, che, derogando all’imparzialità del suo ruolo, ha votato. I due, da sassaresi quali sono, tifavano per la loro città nell’ottica del decentramento amministrativo, come ha rilanciato il governatore anche questa mattina, quando è arrivato a palazzo e prima che la seduta cominciasse si è fermato a parlare coi giornalisti (leggi qui). Pigliaru ha detto:  “Non tutto può rimanere a Cagliari che pure è una città importante, ma lo sono anche le altri parti dell’Isola”.

Subito dopo il voto a scrutinio segreto la seduta è stata sospesa. Forse per un chiarimento interno alla maggioranza, dal momento che i cagliaritani erano certi di portare a casa il risultato. Invece l’Aula ha deciso diversamente. E in serata, alle 20,38, l’intero ddl della Giunta è stato convertito in legge con 30 “sì2 e 10 “no”. LEGGI QUI

Il voto sulla sede della Asl unica ha un sapore storico un po’ storico: è la prima volta che un ufficio regionale avrà la sua base solo a Sassari. Per di più se si considera che l’Azienda per la tutela della salute gestirà più di tre miliardi di euro ogni anno. Ovvero, oltre il 50 per cento del bilancio regionale. Insomma, l’effetto di un governatore e di un presidente dell’Aula sassaresi si è fatto sentire. L’astenuto dovrebbe essere Paolo Zedda, consigliere dei RossoMori.

Dal palazzo di via Roma trapela pure una seconda novità: per Sassari sede dell’Ats potrebbe aver votato anche Piero Comandini, il consigliere regionale destinato a diventare il segretario a tempo del Pd. E la sua scelta varrebbe un pezzo degli stessi equilibri interni al Partito democratico: non fosse altro che Comandini deve la propria candidatura come leader dem soprattutto a Gavino Manca, altro sassarese dell’Aula, anche lui democratico, fortissimamente impegnato in questi giorni a strappare a Cagliari i prestigiosi uffici della Asl unica.

In quei 30 “sì” che hanno portato la Asl unica nel Nord-ovest dell’Isola c’è lo zampino dei nuoresi. E pure nel loro caso la logica del voto è stata una sorta di pareggio storico dei conti rispetto al cagliaricentrisimo che dalla Barbagia hanno sempre provato a combattere. E nuorese è anche l’assessore alla Sanità, Luigi Arru. Ma a differenza di Pigliaru e Ganau non ha diritto di voto in Consiglio.

Poi ecco Pietro Pittalis, altro barbaricino dell’Aula nonché capogruppo di Forza Italia: lui, in questa alleanza tra sassaresi e nuoresi, è entrato in gioco alle 16 del pomeriggio chiedendo il voto segreto. E questo, ovviamente, in accordo con pezzi di quel centrosinistra che ha messo in minoranza i cagliaritani. L’emendamento sulle sedi di Ats e Areus è stato firmato da nove onorevoli. Per il Pd da Gavino Manca, appunto, da Salvatore Demontis  e Luigi Lotto. Per Sel, dal capogruppo Daniele Cocco, per il Centro Democratico da Roberto Desini. E ancora: Piermario Manca (Partito dei sardi), Alessandro Unali (Sinistra sarda), Emilio Usula (RossoMori) e Gaetano Ledda (La Base).

Nel conteggio dei 30 “sì” vanno inclusi i galluresi Giuseppe Meloni (Pd), Pierfranco Zanchetta (Upc) e Giuseppe Fasolino (Forza Italia): i tre consiglieri si sono uniti al gruppo di sassaresi e nuoresi con una richiesta: la sede a Olbia dell’Autorità portuale che in Sardegna sarà una sola. “Questo – ha detto Meloni – per completare il completamento del decentramento avviato oggi con la sanità”.

Sul fronte opposto, cioè quello degli gli onorevoli che avrebbero voluto portare a Cagliari la sede dell’Ats, ci sono invece il capogruppo Pd, Pietro Cocco, e il leader dell’Udc Giorgio Oppi. Per cinque voti (considerando anche l’astenuto), i due si sono dovuti arrendere al potere di sassaresi e nuoresi. Quasi una nemesi rispetto alla legge elettorale votata dall’Assemblea regionale nel 2013 e che ha permesso al collegio del Nord-ovest e a quello della Barbagia di aumentare i propri seggi.

Quanto all‘Areus, l’azienda delle emergenze-urgenze che viene istituita contestualmente all’Ats, quindi dal 1° settembre, la sede sarà Nuoro. E come si diceva è frutto dello stesso accordo che ha portato la Asl unica a Sassari battendo Cagliari per due volte. Una Cagliari rimasta a bocca asciutta in questo giro.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

 

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