Asl, riparte il confronto sulla riforma. L’obiettivo è approvarla entro il 7 agosto

Riprende domani nella commissione Sanità, il confronto sulla riforma delle Asl: 7 articoli e una nuova Azienda, l’Areu sul 118, da istituire.

Riprende domani nella commissione Sanità del Consiglio regionale, il confronto sulla riforma delle Asl: sette articoli in tutto e una nuova Azienda, l’Areu sul 118, da istituire. Il testo base è sempre quello del Pd, sul quale nelle passate settimane la maggioranza di centrosinistra si è divisa sino al muro contro muro. Ma gli spazi per un’intesa stanno lentamente emergendo, frutto di una mediazione tra le proposte in campo: via libera all’Areu, ma poi immediato taglio delle attuali 11 Asl, come nella proposta del Centro Democratico firmata dal deputato Roberto Capelli.

Il centrosinistra, e lo dovrà dimostrare coi numeri, sarà chiamato a convincere il presidente Francesco Pigliaru su una questione: la riforma produrrà una reale riduzione dei costi, non una moltiplicazione delle poltrone. Per questo in maggioranza la trattativa non è chiusa e i partiti piccoli della coalizione sono sulla linea del governatore.

Alla commissione spetterà modificare la bozza normativa del Pd, presentata ormai tre settimane fa dal Pietro Cocco. Con un obiettivo: portare il testo in Consiglio prima della pausa estiva. Vuol dire entro il 7 agosto, visto che dall’11 fino al 25 i consiglieri regionali andranno in ferie.

Al momento non è chiaro se l’obiettivo del 7 verrà raggiunto, visto che ci vuole tempo per limare il testo e mettere d’accordo tutti. Non fosse altro che la riforma avrà anche un secondo effetto: commissariare le attuali undici Asl, di cui otto sono territoriali (una per provincia), più le due Aziende miste e il Brotzu di Cagliari. Un tema, questo, sul quale la maggioranza si era spaccata in due tronconi (Pd da una parte e partiti alleati dall’altra) in un vertice di maggioranza a metà luglio. Tema della contesa: le modalità con cui scegliere i commissari. Sel, RossoMori, Pds, Psi, Upc, Idv-Verdi, La Base e iRs hanno chiesto di poter scegliere la metà dei nuovi manager, ma il Pd non ha nascosto le perplessità. Da allora, era esattamente il 15 luglio, in maggioranza non ne hanno più parlato.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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