È il sabato del silenzio elettorale per le amministrative 2015. I Comuni sardi che domani vanno al voto sono scesi a 167, visto che ad Anela, nel Sassarese, e ad Austis, in provincia di Nuoro, non sono state presentate liste. La grande incognita è l’astensionismo: un sondaggio circolato alla Camera nei giorni scorsi dava nell’Isola una partecipazione sotto il 50 per cento, contro il 65,72 per cento delle Comunale 2014.
Alle urne oltre 519mila elettori che valgono il 31 per cento del milione e 661.014 cittadini con diritto di voto.
Oristano è la provincia dove si conta il maggior numero di Comuni – pari a 45 – che devono scelgono il nuovo sindaco.
Nel Cagliaritano sono invece 28.
Ecco i 27 del Sassarese. Ad Anela, 28° Comune che sarebbe dovuto tornare alle urne, non sono state presentate liste.
I 26 Comuni del Nuorese. Ad Austis, 27° Comune che sarebbe dovuto andare al voto, non sono state presentate liste.
I 14 del Medio Campidano.
Urne aperte in 13 Comuni della Gallura.
Gli 8 centri dell’Ogliastra.
I 6 del Sulcis.
Rispetto ai 167 Comuni dove si vota, solo Quartu, Nuoro, Porto Torres e Sestu hanno più di 15mila abitanti. Ciò vuol dire possibilità di ballottaggio, il 14 giugno, nel caso in cui nessun candidato sindaco raccolga il 50 per cento più uno dei voti totali.
Le sezioni elettorali saranno aperte dalle 7 alle 23. Lo spoglio inizierà comincerà subito dopo la chiusura deio seggi, quindi i primi risultati si conosceranno già nella notte, specie nei Comuni più piccoli.
In Sardegna si decidono le nuove Giunte anche in tre capoluoghi di provincia: Nuoro, Tempio e Sanluri. Nei Comuni di Villaputzu (Cagliari) e Tadasuni (Oristano) più Elini e Ilbopno in Ogliastra, si torna al voto non a scadenza naturale: i tre centi erano gestiti dai commissari dopo la fine anticipata della consiliatura.
Il centro più piccolo che cambia il sindaco è Bidonì, in provincia di Oristano, dove si contano 147 residenti. A poco distanza, con 183 iscritti all’anagrafe, Sennariolo, nello stesso territorio.