Alluvione 2013, da Roma 19,5 milioni per 2600 notifiche di danni

Per la Sardegna arrivano 19,5 milioni di euro per l’alluvione del 2013 a fronte di 39 milioni di danni. L’Isola è tra le regioni ammesse alla seconda fase dell’istruttoria per la concessione di contributi statali a privati e attività economiche colpiti dagli eventi di natura meteo-idrogeologica. Le segnalazioni dei danni dell’alluvione di quasi tre anni fa, quasi 2600 di cui quasi 1600 riguardano la sola città di Olbia, possono quindi trasformarsi in domande di contributo.

Entro il 29 settembre i cittadini dovranno consegnare ai Comuni le domande contenenti la perizia tecnica e la richiesta di ristoro e per supportare i privati negli aspetti della perizia, la Protezione civile regionale ha coinvolto la rete delle professioni tecniche della Sardegna. Fissato per il 29 ottobre, invece, il termine delle Amministrazioni comunali per la consegna di tutte le richieste alla Regione. Infine, entro il 28 novembre, la Protezione civile regionale deve trasmettere al Dipartimento nazionale tutti gli elenchi.

Successivamente a questa scadenza il Dipartimento nazionale predisporrà la proposta di delibera con la quale il Consiglio dei Ministri approverà il finanziamento agevolato, che verrà erogato dagli istituti di credito convenzionati direttamente ai cittadini senza alcun passaggio di soldi nelle casse delle Regioni interessate.

“Sono fondi statali che si aggiungono ai 4 milioni di risorse regionali stanziate, quale prima risposta alle vittime delle calamità naturali, con un’apposita legge innovativa voluta dalla Giunta Pigliaru – ricorda l’assessore della Difesa dell’Ambiente, con delega alla Protezione civile, Donatella Spano -. La ricognizione dei fabbisogni, cioè la prima fase, è stata portata a termine secondo le indicazioni del Dipartimento nazionale di Protezione civile e questo ha consentito di proseguire l’iter necessario per dare un contributo significativo a chi è stato messo in ginocchio dall’alluvione. Nel 2017 verranno messe in campo ulteriori risorse statali per i danni alle attività produttive a seguito della calamità del 2013 e per i danni per gli eventi dello scorso anno, attualmente in fase di ricognizione – conclude – a adesso occorre che Comuni e privati agiscano rispettando appieno i tempi richiesti da Roma”.

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