Agenzia del lavoro, niente accordo in maggioranza: commissario prorogato

Massimo Temussi resta da commissario all’Agenzia regionale per il lavoro, per un altro mese. La scelta del direttore è rinviata per la terza volta.

Massimo Temussi resta all’Agenzia regionale del lavoro, ma sempre da commissario, e solo per un altro mese. Così ha deciso la giunta di Francesco Pigliaru che si è aggrappata a una proroga per aggirare l’ostacolo del mancato accordo nel centrosinistra. Il problema, quindi, è solo rinviato di 30 giorni, durante i quali in maggioranza continuerà la trattativa per scegliere, in via definitiva, il nuovo direttore.

Dunque, sull’Agenzia regionale del lavoro è risolta solo l’emergenza, cioè la necessità di non lasciare i 413 dipendenti (tra assunti a tempo indeterminato e precari) in balia di se stessi, come è successo oggi, visto che il mandato di Temussi era scaduto alle 24 di ieri.

Quali siano gli umori in maggioranza, non è dato saperlo. Certo è col via libera di oggi, Temussi somma la terza proroga consecutiva. L’Esecutivo, infatti, gli aveva concesso una prima riconferma a tempo il 18 aprile scorso (delibera 14/42,Temussi 1), facendo una mossa scontata, visto che la Giunta era insediata da due settimane. Poi la seconda proroga datata 17 luglio (delibera 28/4, Temussi 2), quanto la squadra di Pigliaru era stata ancora costretta dagli eventi: per quella data la commissione nominata ah hoc non aveva ancora finito di valutare i 53 curricula degli altrettanti candidati che hanno risposto alla manifestazione di interesse della Regione. Ovvero, il bando del 15 maggio, col quale era stata aperta la gara per assegnare la guida l’Agenzia del lavoro. Questa terza proroga di oggi, invece, dipende solo dallo scontro che da settimane divide il centrosinistra.

Dalla graduatoria dei 53 candidati risulta che sono stati 8 gli aspiranti dirigenti che hanno riportato “ottimo”. Tra loro, lo stesso Temussi, che  risulta davanti a tutti, quindi è il vincitore sulla carta. Ma contro di lui sono schierati pezzi di centrosinistra, perché il commissario è stato indicato la prima volta, a gennaio 2014, dal centrodestra di Ugo Cappellacci. Va anche detto che la Giunta non ha l’obbligo di rispettare l’ordine della graduatoria, ma deve attenersi unicamente a scegliere il direttore tra il gruppo di otto che ha riportato la votazione più alta.

La proroga a Temussi – si legge in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa della Regione – è stata decisa al fine di consentire una valutazione più approfondita dei candidati che hanno conseguito la classificazione di ‘ottimo’”. Ma oltre la formalità della dichiarazione, c’è da costruire l’intesa in maggioranza.

La prima sostenitrice di Temussi è proprio l‘assessore al Lavoro, Virginia Mura, che continua a difendere la necessità di rispettare pedissequamente la graduatoria. Ma nella coalizione di governo c’è chi la pensa diversamente, di qui i nuovi 30 giorni che in viale Trento si sono presi per decidere.

Di certo, rischiano di esserci anche problemi di ordine strettamente amministrativo: il 30 settembre va approvata la pianta organica dell’Agenzia e dovrebbero essere rinnovati i contratti dei 318 precari che lavorano nei Centri per il lavoro provinciali (Csl) e in quelli comunali (Cesil). E non è detto che le eventuali delibere firmate da un commissario, quindi con poteri ridotti rispetto a un direttore, non siano impugnabili. C’è pure l’ombra dei ricorsi che si è allungata non appena è stata diffusa la graduatoria.

L’altro appuntamento importante è fissato per il 1° novembre, quando parte “Garanzia giovani”, il progetto da 54 milioni sul quale la Giunta ha puntato per ridurre la disoccupazione dei ragazzi, un’emergenza che nell’Isola vale oltre 40 punti percentuali. Ma per quella data l’incarico da direttore dovrebbe essere già affidato: oltre a Temussi, in ordine di graduatoria e con qualche spinta politica, sono in corsa Speranza Schirru, Mauro Tuzzolino, Carmen Atzori, Massimo Matolo, Maurizio Sorcioni, Luca Galassi e Giovanni Deiana.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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