Accordo Regione-Governo sulle servitù militari, ok dal Consiglio

Giudizio positivo del Consiglio regionale sulla bozza d’intesa relativa alle servitù militari illustrata in Aula dal presidente della Regione Francesco Pigliaru. Con 34 voti favorevoli e 9 contrari l’Assemblea ha votato un ordine del giorno che impegna il governatore a sottoscrivere l’accordo con il ministero della Difesa.

La firma è prevista lunedì 18 dicembre a Roma. Non solo: nell’ambito della trattativa con il ministero, l’odg impegna a far pressione con il governo per “mantenere e potenziare tutte le attività che la Vitrociset Spa svolge in Sardegna nei settori dell’aerospazio, a mantenere i livelli occupazionali presenti nelle ditte esterne impegnate all’interno dei poligoni, e al trasferimento delle attività esercitati svolte nel lago Omodeo presso i poligoni sardi”. “Sono molto soddisfatto – ha commentato Pigliaru – vengono liberate delle spiagge bellissime e di grande pregio, ma ci sono altri aspetti importanti: la previsione di osservatori indipendenti che potranno valutare lo stato ambientale, le compensazioni per i Comuni gravati che arriveranno ogni anno, infine lo sviluppo duale dei poligoni creando una piattaforma per la ricerca e all’innovazione”.

L’Aula ha votato anche un odg presentato da Pietro Pittalis (FI), Gianluigi Rubiu (Udc), Attilio Dedoni (Riformatori) e Paolo Truzzu (FdI). L’atto impegna il governatore ad agire nei confronti del governo perché “sia implementato il sistema Siat, cosicché si possano apprezzare i risultati in termini di munizionamento e utilizzo degli spazi”, a “estendere la possibilità di utilizzare il sistema alla protezione civile regionale e all’agenzia Forestas”, a “sostenere il completamento della Brigata Sassari con la dislocazione di un nuovo reggimento presso la caserma di Prato Sardo”, mentre “si auspica l’impegno prioritario dei numerosi militari sardi impiegate in altri reparti dell’esercito italiano”.

L’odg impegna inoltre Pigliaru a intercedere col governo per la “riapertura del centro di reclutamento Sardegna, che sollevi i giovani sardi e le loro famiglie dai costi di trasferimento”, e per “il rilancio del programma sulla riconversione a fini turistici dei bunker militari della seconda guerra mondiale”, infine sulla verifica della tempestiva realizzazione delle attività di bonifica”.

Politicamente nella maggioranza si è consumata la frattura annunciata, con il Partito dei sardi che ha confermato di non condividere l’accordo, come annunciato già lunedì sera durante il primo dei due vertici di coalizione voluti da Pigliaru (leggi qui). Ma gli indipendentisti si sono divisi a loro volta: al momento del voto sono usciti dall’aula il capogruppo Gianfranco Congiu e altri tre dei quattro consiglieri Pds: Piermario Manca, Roberto Desini e Augusto Cherchi. Alessandro Unali ha invece partecipato alla votazione.

 

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