VIDEO. Da tutta la Sardegna a Seui per l’ultimo saluto a Paolo Pillonca

“Gli ultimi venti giorni sono stati durissimi: vedere un uomo a cui hai voluto un gran bene, che hai ascoltato e amato in tutte le sue sfaccettature, spegnersi lentamente è una prova di cui avrei fatto volentieri a meno. Ho pianto e sofferto come credevo di non poter fare”. Così Mauro Mura, nipote di Paolo Pillonca, studioso ed esperto di lingua, tradizioni e cultura sarda scomparso pochi giorni fa, ricorda lo zio il giorno dopo il suo funerale, celebrato nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Seui. Alla cerimonia hanno preso parte centinaia di persone giunte da tutta l’Isola.

“Voglio ringraziare pubblicamente qui per tutto il sostegno morale che mi avete dato – prosegue Mura, che oltre a essere nipote per parte di madre era anche collaboratore di Pillonca nella redazione delle riviste Lacanas e Arcuerì. – Tutti i post apparsi su Facebook, dedicati alla figura di mio zio, sono stati letti dai familiari che mi hanno pregato di ringraziarvi di cuore. Siete stati tantissimi, neanche immaginate quanti. Zio Paolo non era solo un nostro familiare, no, era un uomo di tutti i sardi di buona volontà. Sono arrivati da ogni angolo della Sardegna per rendergli onore, da Castelsardo a Villanova Monteleone, da San Basilio a Meana Sardo, da Silanus a Pozzomaggiore, da Sassari a Cagliari, da Osilo a Nuoro, da Desulo a Tonara, da Sorgono a Lanusei, da Lula a Orgosolo, da Sadali a Seulo, da Ussassai a Tortolì, da Jerzu a Tresnuraghes, da Atzara a Bonorva. L’ho accompagnato decine di volte in giro per la Sardegna, in tutti i paesi veniva accolto quasi come una star, si imbarazzava tantissimo perché era modesto ed umile come solo i Grandi uomini di cultura e di vita sanno essere. Non sopportava i potenti ma amava i pastori, i cavalieri dell’Ardia e tutto ciò che riguardava l’identità sarda: è sintomatico che al funerale ci siano stati solo uomini con la Sardegna nel cuore, Bustianu Cumpostu, Pierfranco Devias e Gianfranco Sollai su tutti. Non amava la ribalta e senz’altro l’avrebbero messo in difficoltà le parole che così sapientemente hanno proferito in pubblico Bachisio Bandinu, Anna Cristina Serra, Tonino Oppes, Anthony Muroni, Franco Siddi, Claudia Zuncheddu, Tonino Mulas, Paolo Pisu, Totore Usai, Piero Marras, Giacomo Mameli, Bruno Agus e Antonio Anedda. Tutte persone stimate da lui e dai suoi familiari. Struggente e romantica allo stesso tempo, per me e per lui che amava il calcio e la sua Juventus con tutto se stesso, è stata la presenza di tutta la squadra di calcio del Seui Arcuerì che lo hanno omaggiato in cimitero dopo aver vinto lo spareggio per la promozione in Prima categoria. Bae in bonora, Maistu e Babbu mannu”.

La cerimonia ha accolto un commovente omaggio in musica (ripreso da Gigi Littarru, sindaco di Desulo) di Piero Marras, che ha cantato un testo scritto da Pillonca.

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