Tula, viaggio in 3D nel sito archeologico di ‘Sa Mandra Manna’

Archeologia e nuove tecnologie: un connubio possibile che ha l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra il linguaggio scientifico e tutti gli utenti. Questo è in sintesi il progetto software 3D del sito archeologico di Sa Mandra Manna di Tula realizzato dalla Sjm Tech. Si tratta di una innovativa 3D Agency di Cagliari che da oltre 10 anni lavora nel settore delle simulazioni 3D interattive. Il progetto è stato presentato venerdì scorso nei locali di S’Ammassu (l’ex Monte Granatico).

La simulazione 3D. Il software 3D ricostruisce fedelmente la muraglia megalitica che si trova a pochi chilometri del paese lungo il fiume Coghinas, in un altipiano, e consente l’esplorazione in tempo reale dell’intera area. La zona si sviluppa in circa trecentocinquanta metri di lunghezza. È affacciata su un dirupo che si prolunga verso l’interno a chiudere uno spazio denominato appunto “Sa Mandra”. Il sito abbraccia un arco temporale compreso tra il Neolitico e l’età bizantina e al suo interno sono stati ritrovati monumenti di tipo diverso, sia per organizzazione spaziale sia cronologicamente.

Il sito. Nella ricostruzione si possono notare la muraglia megalitica, che ha subito diversi adattamenti e un nuraghe a corridoio che sviluppa nell’interno con una pianta a T. Ancora: un dolmen e tutte le strutture rilevanti presenti nell’area. All’interno della camminata virtuale, inoltre, sono stati inseriti contenuti testuali informativi (scritti dall’archeologo Daniele Corda) che si attivano in prossimità dei monumenti e che permettono una maggiore contestualizzazione dell’area.

La particolarità. La software house cagliaritana ha anche sviluppato due app disponibili per i tablet ma anche per i cellulari. Attraverso l’utilizzo di un adattatore c’è la possibilità di essere immersi all’interno del sito trasformando lo smartphone in un Visore per la realtà Virtuale (VR).

L’obiettivo. Il programma è stato inserito all’interno di un totem multimediale dall’ampio schermo touch situato nell’area espositiva del complesso chiamato “S’Ammassu”. È l’anticipazione di una innovativa offerta museale volta a mettere in evidenza come “l’amministrazione tulese è attenta a ciò che sta succedendo al di là dei confini del territorio nazionale”, dice Jorma Ferino, cofondatore della Sjm Tech che recentemente ha partecipato al “The Museums and Heritage Show 2016”. Ovvero, la mostra internazionale Londinese fondata nei primi anni ’90: raccoglie i professionisti che operano nei musei, gallerie e attrazioni turistiche. Raggiunto telefonicamente Ferino ha detto ancora: “Quella tracciata dal Comune di Tula è una strada importante che si pone in continuità con quanto accade in Europa, dove ogni museo ha investito ed investe in tecnologia 3D”.

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L’innovazione. Il Comune di Tula è uno dei primi in Sardegna ad aver investito in questa tecnologia e a metterla a disposizione dei cittadini mostrando come la tradizione possa e debba coesistere accanto alle più moderne tecnologie multimediali. Come ha detto l’assessore alla Comunicazione e alla Cultura, Francesca Violante Rosso, “il tutto sempre nell’ottica di far coesistere il vecchio ed il nuovo, in un dialogo in cui uno non prevarica l’altro. È giusto – ha proseguito l’esponente della Giunta – non dimenticare da dove veniamo ma anche dove stiamo andando. Bisogna vivere il proprio tempo dando valore sia alla storia e ai supporti cartacei, ma anche utilizzare gli strumenti proprio dell’epoca in cui si vive”.

Il manager. Massimiliano Mallus, cofondatore della Sjm Tech, durante la presentazione del software ha detto: “Quello che abbiamo realizzato per il Comune di Tula è un prodotto innovativo che utilizza e trasforma contenuti scientifici avvalendosi di tecnologie all’avanguardia e poi li restituisce in una modalità alla portata di tutti”. Concetto che è stato ribadito anche dalla coordinatrice del progetto, Valentina Soro: “Il linguaggio scientifico relativo ad uno scavo o ad uno studio di un sito archeologico è molto complesso da trasmettere a chi non è del settore – ha spiegato . Le nuove tecnologie ci mettono di fronte ad una nuova possibilità comunicativa dando a tutti la possibilità di poterlo cogliere”.

Progetto complessivo. Il software si inserisce nel più ampio Progetto Tul@ in un click che ha avuto l’obiettivo di implementare attraverso le nuove tecnologie il rapporto con il cittadino. All’interno del progetto il Comune ha voluto promuovere un policy mix di investimenti in servizi di telecomunicazione con hotspot WiFi in tante aree pubbliche, in sistemi audio per conferenze, in servizi base) e avanzati (Lavagne Interattive Multimediali, totem multimediali multitouch). Sono state realizzate anche due app che permettono di poter comunicare con la cittadinanza in tempo reale. La prima è dedicata alla protezione civile dove vengono inserite le informazioni relative all’allerta meteo e l’altra è indirizzata a tutti i visitatori e cittadini e vuole far conoscere gli eventi, i luoghi e mette in evidenza tutte le informazioni utili del Comune di Tula.

Vecchie immagini. Durante la stessa giornata è stato illustrato il Progetto Scatti di Memoria, Frammenti di Storia, con l’obiettivo di recuperare la memoria fotografica e documentale di Tula mediante il contributo dei cittadini. Inoltre all’interno del progetto è stato ricostruito l’Elenco dei Sindaci che dal 1860 a oggi hanno guidato le Amministrazioni del paese e sono stati resi disponibili, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Sassari, i fogli matricolari dei tulesi caduti nella Grande Guerra.

Alessandro Ligas

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