Trasporti tra accessibililità e innovazione: il convegno del Ctm Cagliari

Accessibilità, app dedicate alla mobilità e innovazione tecnologica. Sono questi temi principali del convegno ”Cagliari città metropolitana smart, intermodale e accessibile” organizzato dal Ctm e svoltosi oggi in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile.
Il consorzio di trasporti mobilità è da anni impegnato nel costante miglioramento del servizio per rendere sempre più attrattiva la modalità del trasporto collettivo rispetto a quella del trasporto privato, con una particolare attenzione al tema dell’accessibilità per le persone con disabilità.
“Diversi sono gli interventi che stiamo mettendo in campo – ha detto Roberto Murru, direttore generale del consorzio – e che nel corso degli anni abbiamo sviluppato. Due sono le principali leve su cui il Ctm agisce: da un lato la qualità della sua flotta composta da mezzi giovani e tecnologicamente avanzati, dotati di meccanismo di abbassamento del pianale in corrispondenza delle fermate, di pedana estraibile per l’accesso a bordo, di sistemi video per le informazioni e anche audio per le indicazioni di prossima fermata. Dall’altro il continuo inserimento di nuove tecnologie per l’infomobilità, tra le quali spicca l’applicazione per smartphone chiamata Busfinder, che dal 2012 permette di verificare in tempo reale gli orari di passaggio dei mezzi in fermata, visualizzare le news sul servizio, calcolare il proprio percorso e acquistare tutti i titoli di viaggio, anche gli abbonamenti integrati con gli altri vettori, validarli a bordo”.

Non solo notizie, orari degli autobus e biglietti. L’azienda ha voluto sfruttare l’app Busfinder  implementandola con altre funzioni utili. E’ possibile, ad esempio, verificare le caratteristiche delle fermate in termini di accessibilità. 58 sono le fermate accessibili senza accompagnatore, 549 quelle accessibili con un accompagnatore e 36 quelle non accessibili.

Da settembre 2017 l’app è stata dotata di nuove funzionalità per rendere il servizio utilizzabile in autonomia dalle persone non vedenti. Sono state inoltre introdotte due importanti nuove funzionalità, la “Prenotazione di fermata” e l’”Assistente di viaggio virtuale”, che hanno l’obiettivo di assistere i passeggeri non vedenti a partire dalla fase di programmazione del viaggio fino al raggiungimento della destinazione. La prima funzione risolve il problema del non vedente che, trovandosi in una fermata sulla quale transitano più linee, non sa se il mezzo in arrivo è quello interessato e non può quindi segnalare all’autista che desidera salire a bordo. Con la “Prenotazione fermata” il non vedente è automaticamente localizzato tramite il GPS, può scegliere la linea interessata in transito alla fermata localizzata e inviare in modo automatico, con un semplice click, una e-mail alla sala operativa AVM (Automatic Vehicle Monitoring), che provvede a informare il conducente in arrivo della presenza del non vedente in fermata.
La seconda, chiamata “Assistente di viaggio”, è stata appositamente progettata per fornire al non vedente un assistente virtuale a bordo. In automatico l’applicazione rileva il punto di partenza sul percorso della linea e consente al non vedente di scegliere la fermata di destinazione. Tramite la sintesi vocale è quindi possibile sentire l’annuncio di prossima fermata e seguire il proprio percorso. Un messaggio vocale annuncia infine l’arrivo alla destinazione prescelta.
Le nuove funzionalità della app sono state testate insieme ai destinatari del servizio, e in particolare a un gruppo di aderenti all’Unione Italiana Ciechi della Sardegna, guidati dall’esigenza di autonomia.

L’accessibilità non è solo innovazione tecnologica ma anche cultura e formazione. “Una formazione specifica per gli operatori d’esercizio – ha aggiunto Roberto Murru –. E’ importante che il personale a contatto con la clientela sviluppi una specifica sensibilità sul tema, per rendere quanto più confortevole possibile l’esperienza di viaggio dei passeggeri con disabilità”.
Per accompagnare il processo di crescita sul tema dell’accessibilità il Ctm ha realizzato una campagna di comunicazione interna ed esterna caratterizzata da due video che sono stati mostrati al personale e pubblicizzati all’esterno attraverso i canali istituzionali ed i canali social network.

“Quando parliamo di accessibilità ci riferiamo a un concetto molto ampio – ha detto Raimondo Piras, Presidente del Consiglio Regionale sardo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS e dell’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione per la Sardegna Onlus – si parla di barriere architettoniche, di app, di cultura”.
Quello delle barriere architettoniche è uno dei temi su cui si sta concentrando l’attenzione del Ctm, che sta sviluppando assieme al comune un piano di riqualificazione delle fermate. “In quest’ottica la mobilità e l’accessibilità devono essere viste come la porta principale dei diritti umani – ha detto Rita Polo, presidente della commissione politiche sociali del Comune di Cagliari –. E’ necessario rendere i luoghi e gli spazi accessibili a tutti: questa è la base per accedere agli altri diritti. Un approccio questo che deve essere allargato non solo a Cagliari ma a tutta l’area metropolitana. Per questo si è firmato un protocollo d’intesa che coinvolge i soggetti dell’area vasta con l’obiettivo di incrementare le fermate attrezzate e accessibili oltre che sviluppare ulteriormente la mobilità e il trasporto accessibile”.

La mattinata è stata anche l’occasione per presentare la tecnologia che trasforma il bastone bianco utilizzato dai ciechi e ipovedenti in uno strumento che da sicurezza e informazioni nel movimento urbano. Si chiama “Leti Smart” ed è stato ideato da Marino Attini, presidente della sezione Triestina dell’Unione Italiana ciechi. Trieste è la prima città su cui è stata installata la rete Letismart, utili anche nei bus grazie ad appositi radiofari. “Ad oggi – dice Roberto Murru – stiamo cercando di capire le possibilità di portare anche a Cagliari questo servizio”.
I lavori si sono conclusi con una tavola rotonda a cui hanno partecipato alcune delle associazioni portatrici d’interresse, come l’Ente nazionale sordi, l’Unione italiana ciechi, l’Associazione bambini cerebrolesi, sottolineando come sia necessario un cambiamento culturale profondo al fine di migliorare l’accessibilità. È stato evidenziato come il comportamento scorretto o non conforme alle regole può non rendere fruibile, ad esempio, un marciapiede o altro ad un portatore di disabilità. Inoltre sono stati dati alcuni consigli che renderebbero più agevole la loro vita come ad esempio l’estensione anche al sabato sera e alla domenica del servizio “Amico bus”, che oggi termina alle 14 del sabato.

Alessandro Ligas

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