Sardinia Innovation, l’esperienza di Monica Mureddu e l’innovazione made in Sardegna

Monica Mureddu è un’imprenditrice di 37 anni con le valige in mano. È una ragazza visionaria, tenace e sognatrice. Quest’anno è stata in Francia (Embres et Castelmaure) a Roma, in Salento, in Sardegna, a Barcellona, poi a Madrid ed il giorno successivo a NY. Insomma una vita in viaggio: una nomade digitale. Il prossimo viaggio importante ha come destinazione NY, ma i suoi non sono viaggi di piacere.

Monica, dopo anni di esperienze in RAI, ha fondato, nel 2010, assieme a Fabrizio Palasciano la Start Up Media Haka, che si concentra sull’analisi di sistemi complessi e media digitali. La società, con sede a Barcellona – fondata con il supporto di Creamedia, il programma per lo sviluppo delle industrie creative organizzato da Barcelonactiva – ha sviluppato il portale Sardinia Innovation, il primo web magazine dedicato all’innovazione internamente indirizzato alla promozione delle eccellenze sarde nel mondo, dove vengono raccolte notizie, informazioni ed eventi che riguardano l’innovazione a 360°.

Negli USA parteciperà a Startups Mansion, un programma di creazione d’impresa che coinvolge 30 imprenditori in un barcamp di 3 mesi, dal 10 settembre al 3 dicembre 2014. Vivrà e lavorerà per 3 mesi in una casa co-working a Brooklyn con l’obiettivo di creare progetti di impresa che saranno poi vagliati e finanziati da dei venture capitalist, partners del progetto. Durante la permanenza a New York i trenta avranno la possibilità di partecipare a congressi ed eventi sull’innovazione, incontri con startup americane e occasione di networking. Ogni settimana i 30 imprenditori esploreranno l’ecosistema dell’innovazione e il mondo delle startup neworkesi.

“È stato un colpo di fortuna aver visto la convocazione”, racconta Mureddu. “Sono l’unica italiana tra i 30 selezionati e pare che le domande fossero più di 200. Ho compilato l’application form inserendo le mie esperienze professionali degli ultimi 5 anni, tra cui Sardinia Innovation e Media Haka che mi hanno permesso di acquisire le competenze richieste per la partecipazione al programma”.

Monica ha vissuto tante esperienze fuori dalla Sardegna, in Italia o all’estero, che sono state determinanti nella sua formazione, perché le hanno permesso di confrontarsi con diversi approcci e culture traendone beneficio ed arricchimento personale. Ma è profondamente legata alla Sardegna. “Per questo”, aggiunge, “ho sempre desiderato utilizzare le mie esperienze internazionali per realizzare qualcosa che fosse utile a preservare le persone e le bellezze della mia terra. Da quando ho realizzato Sardinia Innovation ho scoperto tante realtà sarde innovatrici, giovani che ogni giorno ideano progetti e prodotti che migliorano la qualità della nostra vita: dall’eco-mobilità, all’energia verde, all’internet delle cose, alle applicazioni mobili, alle soluzioni abitative ecosostenibili etc. Mi piacerebbe collaborare con quelle realtà che hanno un ruolo importante nello sviluppo economico dell’isola: parchi tecnologici, istituti di ricerca e istituzioni. Vorrei che le tecnologie della comunicazione permettessero a queste realtà di comunicare meglio in modo tale che, risparmiando tempo ed energie, si possano attivare dei reali processi di trasferimento tecnologico. Ci sono tanti ricercatori che ideano ogni giorno soluzioni innovative utili al soddisfacimento di necessità reali, ma che vengono disperse per problematiche legate alla burocrazia o alla mancanza di risorse”.

Il mondo dell’impresa americano è profondamente diverso rispetto a quello europeo.. “Porterò con me a New York il mio progetto Sardinia Innovation. Mi piacerebbe creare un ponte culturale e dell’innovazione tra la Sardegna e New York con l’obiettivo di raccontare le storie dei sardi che lavorano e fanno impresa in America, scoprire in quali settori si sono inseriti e se hanno intenzione di creare dei ponti con la loro regione. Vorrei incontrare imprenditori newyorkesi che vogliano investire in Europa, e magari in Sardegna, così da aiutare quelle imprese che hanno un prodotto validissimo, ma non riescono a lanciarlo sul mercato. Creare ponti virtuali e connessioni è sempre stata la mia passione, in questo ponte mi piacerebbe che si incontrassero gli imprenditori sardi che operano nell’isola e coloro che operano in America. Le sinergie, si sa, danno sempre buoni frutti”.

È importante far conoscere all’estero ciò che avviene in Sardegna. “Sia i media on-line che quelli tradizionali restituiscono un’immagine della Sardegna legata soprattutto al turismo balneare ed a cliché legati alla produzione enogastronomica del territorio. Ma la Sardegna non è soltanto questo: Sardinia Innovation punta invece a far conoscere tutte quelle realtà che agiscono sul territorio facendo leva su creatività, tecnologia e innovazione. Non molti sanno che la Sardegna è una fucina ricchissima di imprese ad alto tasso innovativo, in settori strategici come ad esempio l’ICT e le Biotecnologie. Esemplare è il caso del CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna) in quanto pochi sanno che fu inizialmente presieduto dal Premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia e che nella sua storia si è distinto per alcuni primati connessi a Internet: ha realizzato il primo sito web italiano, ha contribuito a creare il primo quotidiano su web europeo (L’Unione Sarda) e uno dei primi e maggiori internet provider (Video On Line).

L’innovazione per Monica è “rompere le regole velocemente. Ciò significa che dobbiamo innovare inventandoci nuove forme di comunicazione: occorre unire l’arte e la cultura con la scienza e diffondere questo ibrido attraverso i media e la tecnologia.” C’è ancora molta strada da percorrere.

Alessandro Ligas

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