Ha preso ufficialmente avvio oggi, in Veneto, il circuito di credito commerciale ‘Venetex‘, strumento di pagamento che si fonda su una moneta virtuale, la ‘Venetex’, il cui valore nominale è assunto pari a un euro. Il modello del sistema è mutuato dall’esperienza di ‘Sardex‘, avviata in Sardegna nel 2010 ed oggi già adottato in altre nove regioni italiane. A supportare la partenza di ‘Venetex’ è il circuito di 52 imprenditori che aderiscono a Venetwork, rete di aziende regionali già intervenuti con propri capitali e competenze a supporto di nove imprese locali e startup e che da oggi è anche partner di ‘Venetex’. Lo scopo, è stato spiegato, è di creare un circuito di aziende di varia natura, con sede nella regione, preferibilmente piccole e medie, all’interno del quale lo scambio di beni e servizi è pagato con la moneta virtuale, ossia crediti maturati reciprocamente e che possono essere spesi nella rete degli associati in modo istantaneo e senza circuitazione di denaro. Oltre ad entrare a far parte di un sistema che consente vie “privilegiate” di business in un ambiente circoscritto e garantito, il metodo ha il vantaggio di evitare il passaggio per soggetti bancari o comunque finanziari nel caso di fabbisogno di liquidità o per il normale pagamento di fatture.
“Nel solo mese di dicembre – ha spiegato Gabriele Littera, presidente di ‘Sardex’ – in Sardegna con Sardex sono stati transati oltre 100 milioni di crediti e sono ormai numerose le aziende che trasformano parte della busta paga dei lavoratori in crediti Sardex, da un lato mantenendo più agevolmente i posti di lavoro, dall’altro incentivando i consumi sul territorio”. “Da subito – ha aggiunto invece l’amministratore delegato di Venetex, Francesco Fiore – potrebbero esserci da subito 500 mila persone fisiche, legate alle società aderenti, che potrebbero usare Venetex. Questa forma di credito, infine, non può essere accumulato, può soltanto essere speso e nelle altre regioni si è visto come la moneta virtuale circoli 10 volte più velocemente dell’Euro”.