“Pensate a qualcosa che cambi la vostra vita, la vostra Isola, e realizzate un video di tre minuti”. E’ il leitmotiv di RAIn!, Raccontami l’avvenire e l’Innovazione 2017, il concorso ideato da Saras in collaborazione con la no profit Sardegna 2020 e destinato agli studenti di III, IV e V superiore. La novità della terza edizione presentata all’Istituto tecnico economico “Primo Levi” di Quartu Sant’Elena è che al concorso potranno partecipare tutte le scuole dell’Isola. Dieci ambiti possibili per i filmati: Comunicazione, Mobilità, Sostenibilità, Energia, Salute, Identità, Turismo, Lavoro, Scuola e, per la prima volta, Sport. A breve verrà inviato il bando da parte dell’Ufficio scolastico regionale. I partecipanti hanno tempo fino al 22 aprile per dare corpo alle loro idee. I videomaker più innovativi vincono un viaggio a Barcellona dove potranno visitare il Fab Lab, contenitore delle migliori idee che attraversano l’Europa.
Al secondo classificato invece andrà in premio un soggiorno a Torino dove sarà accolto da una start up (la On Edge) e dove potrà visitare il Museo nazionale del Cinema. Il terzo, infine, si aggiudica una action camera. I premi sono messi a disposizione da Saras. Oltre a partecipare al contest, gli studenti potranno anche raccontare il dietro le quinte con foto e video di backstage e alimentare così le pagine Facebook e Instagram di RAIn 2017, un’interfaccia per dialogare, trarre ispirazione e trovare le infografiche esplicative del bando. “Obiettivo del progetto – ha spiegato il presidente di Sarlux, Francesco Marini – è dare l’opportunità di riflettere sul significato di innovazione, la vita per i giovani dovrà sempre più essere inventata, fuori non ci sono regole. Per noi il bando ha senso perché l’innovazione è ciò che ci ha consentito di funzionare, da sempre l’unica strada che abbiamo è fare qualcosa che gli altri non sanno fare”. Innovazione, ha precisato il coordinatore di Sardegna 2050, Simone Ferrari, “non è sinonimo di invenzione, innovare vuol dire anche portare in un posto qualcosa che non c’è”. Perché il video? “Non basta avere idee, bisogna saperle comunicare”, ha chiarito Ferrari. Al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, il concorso piace “perché – ha spiegato – è superdemocratico, e poi testimonia la volontà di un’azienda come Saras di voler condividere il suo lavoro con altri”.
