PROVATO PER VOI/ Netflix, la piattaforma streaming per le serie tv

A partire dalla mezzanotte di oggi Netflix è sbarcata in Italia. Per chi fosse poco avvezzo di tecnologia, si tratta di una piattaforma streaming che tramite un abbonamento a prezzi contenuti permette di vedere serie tv, film e cartoon direttamente dal proprio computer o dispositivo “touch” che sia smartphone o tablet. Quello che la differenzia rispetto ad una televisione classica è che lo spettatore è parte attiva di ciò che guarda perché sarà lui a scegliere di volta in volta cosa guardare e come farlo, creandosi un vero e proprio palinsesto personalizzato. A conti fatti si tratta di una tappa importante della storia televisiva italiana i cui effetti si potranno vedere in futuro. Già di suo Netflix, negli Stati Uniti, ha modificato la percezione stessa del prodotto audiovisivo sia in termini di fruizione – con le serie inserite integralmente e non spalmate a puntate di settimana in settimana – sia in termini di evoluzione narrativa di cui l’esempio più eclatante è indubbiamente “House of Cards” con il premio Oscar Kevin Spacey.

Come funziona. Sardinia Post ha deciso di immergersi nel mondo Netflix a poche ore dalla sua attivazione per capire meglio il suo funzionamento. Prima di poter usufruire del servizio è necessario abbonarsi, quindi basta entrare sul sito online di Netflix (www.netfllix.com) dal pc o scaricare l’app dallo smartphone o tablet. Ci si registra, si scegliere il pacchetto in base alle proprie esigenze e le modalità di pagamento che possono essere fatte con carta di credito, paypal o tramite carte speciali che si possono trovare tra rivenditori autorizzati come Unieuro, Esselunga, GameStop, Mediaworld. Il primo mese è gratuito, poi una volta scaduto o si può recedere l’abbonamento direttamente da Internet oppure continuare pagando al mese cifre che vanno dai 7,99 euro per il pacchetto base (uno streaming alla volta e definizione normale), ai 9,99 per quello standard (due streaming e definizione in HD), sino a quello premium di 11, 99 (quattro streaming in contemporanea e Ultra HD). Prima di iniziare poi ci si chiede di creare uno o più profili utente – sino ad un massimo di 5 – che servirà poi alla piattaforma per consigliare i contenuti più adatti in base ai gusti personali. Il tutto avviene molto velocemente, più o meno come attivare un account su Facebook.

 

netflix

Una volta finito questo passaggio ci si apre la “home” e di primo acchito più che guardare un programma, si “salta” qua e là per capire un po’ cosa c’è, visto che compaiono una serie di riquadri con le locandine dei vari titoli e l’impressione è di stare nel paese dei balocchi delle serie Tv. L’elenco è in continuo aggiornamento e comprende produzioni originali Netflix come “Marco Polo” che vede nel cast due attori di casa nostra: Lorenzo Richelmy e Pierfrancesco Favino nei ruoli di Marco e Niccolò Polo, lo sci-fi “Sense8” dei Wachowski di “Matrix” e “Narcos” sulle gesta criminali del re della droga Pablo Escobar. La maggior parte del materiale però è fatto dalle produzioni più disparate e pesca a piene mani dalla cable tv HBO (quella di Game of Thrones per intenderci), oppure Abc, Fox e tante altre, con quasi tutte le stagioni disponibili. L’elenco pare infinito: “Dottor House”, “How meet your mather”, “Sherlock”, “Downton Abbey”, “Luther”, “Black mirror” e tante altre. Ci sono classici come la trilogia del dollaro di Sergio Leone o commedie cult come “Animal House”, documentari; senza dimenticare film prodotti esclusivamente per Netflix come “Beast of No Nation” di Cary Fukunaga (ideatore di “True detective”) passato direttamente dal concorso a Venezia allo streaming. Caso a parte è quello di “Suburra” di Stefano Sollima, ora nelle sale e che Netflix ha distribuito in rete attualmente solo per Usa e Canada, mentre da noi arriverà a maggio, in attesa poi della serie originale che verrà girata nel 2016.

Per riuscire a muoversi in un questo oceano filmico per fortuna c’è la classica barra di ricerca in alto a destra dello schermo dalla quale si accede ad un menù con le categorie suddivise in base al genere, alle ultime uscite, ai “più visti”, alle fasce di età ed è possibile creare una propria lista sia di film sia di serie da poter guardare quando si vuole, così come attivare il parental control per i più piccoli. È possibile fare anche risalire ai film in base a parole chiave come i nomi di attori o registi. Per visionare un’opera basta poi cliccare sull’icona del prodotto selezionato e mettere play, scegliendo di poterlo vedere in lingua originale con i sottotitoli oppure doppiato in italiano; si può poi interrompere quando si vuole e riprenderlo in un altro momento partendo dal punto in cui si era arrivati. Ovviamente non è possibile scaricare nulla.

Per ora, visti i commenti in rete, i più entusiasti sono i giovani e i trenta/quarantenni, cioè quelli più alfabetizzati dal punto di vista informatico, e sarà interessante vedere come Netflix potrà permeare il mercato italiano nei prossimi mesi, visto che tutt’ora siamo una nazione che non ha la copertura totale di banda larga e che si è sempre confrontata su margini ristretti divisi tra Rai, Mediaset e Sky. Netflix, insomma, arriva come terzo incomodo e spaventa non poco i media tradizionali, anche se lo Chief Content Officer Ted Sarandos, ha buttato acqua sul fuoco sottolineando come la piattaforma sia “un’opportunità per l’Italia e siamo qui non per distruggere il sistema italiano ma per partecipare facendolo crescere e contribuendo alla produzione, il che significa lavoro per gli italiani. Aprire in Italia è un atto di fiducia”.

Francesco Bellu

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