Nell’Isola problemi dell’udito in aumento. Ma c’è la soluzione

I disturbi dell’udito rappresentano un problema sempre più diffuso in Europa e nel belpaese. Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il decadimento delle funzioni uditive colpisce oltre 23 milioni di abitanti nel Vecchio continente, 7 milioni nella sola Italia. Tra le cause dei deficit uditivi, hanno un ruolo preponderante l’esposizione al rumore e, soprattutto, la vecchiaia: circa l’80% degli anziani soffre, infatti, di ipoacusia neurosensoriale, la patologia più frequente dopo i sessant’anni. Insomma, s’invecchia e si sente di meno: ecco perché, in molti casi, i disturbi dell’udito rappresentano un problema ‘naturale’. Eppure, stando alle stime dell’Oms, meno di una persona su quaranta, tra coloro che ne hanno bisogno, fa uso di apparecchi acustici.

Non si tratta, in ogni caso, di fredde statistiche: l’assenza di un adeguato correttivo al deficit uditivo porta a un impoverimento della qualità di vita. Ad esempio, le difficoltà nel localizzare la sorgente sonora associate alla presbiacusia si traducono in problemi di comprensione e ascolto, rendendo dunque problematica la comunicazione interpersonale. Simili complicazioni possono anche avere risvolti di tipo psicologico e determinare l’insicurezza in chi è afflitto da problemi uditivi.

L’insorgenza della presbiacusia porta l’anziano e le persone che lo circondano a mettere in atto una serie di strategie compensatorie che vanno dall’aumento del volume della voce parlata, della radio, del televisore, etc, fino all’incremento della gestualità e della mimica facciale. Tali comportamenti sono solo apparentemente efficaci rispetto a un problema che potrebbe essere risolto con gli apparecchi acustici digitali.

Affrontare la situazione con serenità e rivolgersi ad un centro Soluzione Udito è il primo passo da compiere per salvaguardare il proprio benessere. In seguito a un breve colloquio durante il quale lo specialista indagherà le singole abitudini di ascolto, il paziente verrà sottoposto all’esame audiometrico per una corretta valutazione delle sue capacità di ascolto.

Una precoce diagnosi è, dunque, il primo passo per ridurre l’impatto psicosociale della presbiacusia. Il secondo step è rappresentato da una protesizzazione che tenga conto anche delle difficoltà comunicazionali del paziente, delle sue esigenze, anche sul piano estetico, e delle sue aspettative di recupero. Ma non solo: nella scelta sono altresì importanti il proprio stile di vita, i gusti personali e naturalmente il costo dell’apparecchio. Ecco perché Soluzione Udito offre ai propri pazienti un’ampia gamma di apparecchi acustici personalizzabili e adattabili ai singoli casi: soluzioni all’avanguardia, in altri termini, per ogni tipo di perdita uditiva e condotto uditivo.

Si va dai retroauricolari, modulabili in maniera tale da intervenire digitalmente sulle frequenze interessate dall’ipoacusia: l’utilità dell’amplificazione selettiva è stata ripetutamente documentata sia sul piano clinico che su quello sperimentale ed attualmente si sono raggiunti risultati molto soddisfacenti utilizzando protesi open air fitting di nuova generazione.

Oltre agli apparecchi retroauricolari, è possibile optare per gli endoauricolari. In questo tipo di apparecchio tutte le componenti elettroniche sono posizionate all’interno di un guscio realizzato a misura dell’orecchio e del condotto uditivo. Dimensioni e visibilità dipendono dal grado di ipoacusia e dalla conformazione anatomica dell’orecchio. Un altro grande vantaggio di questa tipologia di apparecchi è l’elaborazione digitale del segnale acustico che consente di eliminare i fischi generati a volte dagli apparecchi.Come i retroauricolari, gli endoauricolari possono essere dotati di controlli di regolazione dei programmi di ascolto e del volume.

C’è poi la soluzione invisibile rappresentata dagli apparecchi pretimpanici: il guscio all’interno del quale vengono alloggiate tutte le componenti elettroniche viene realizzato su misura. Siamo così in presenza del massimo grado di customizzazione offerto dalle protesi acustiche. L’apparecchio viene indossato nella profondità del condotto uditivo, in modo da essere praticamente invisibile dall’esterno. In seguito ad un’accurata diagnosi e alla protesizzazione, gli anziani potranno essere pienamente reinseriti nelle quotidiane attività sociali e relazionali, evitando l’ansia, la depressione e la scarsa autonomia indotte dalla sordità. Ecco perché una protesi acustica può rendere felici anche i familiari dei più vecchi.

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