Le previsioni meteo si fanno nell’Isola, ecco il radar più innovativo d’Italia

Inaugurato in Sardegna il più innovativo radar meteorologico in Italia. Lo strumento, con tecnologia doppler a doppia polarizzazione in banda C realizzato dal Dipartimento meteoclimatico dell’Arpa regionale, sorge a Monte Rasu, nel territorio comunale di Bono, nel Nord dell’Isola e copre praticamente l’intero territorio. L’investimento della Regione è stato di 2 milioni di euro. Il radar ha un diametro di 6,5 metri ed è posto su un traliccio alto 30 metri a 1.260 metri sul livello del mare. La tecnologia è firmata da Selex Es, azienda tedesca leader mondiale nella realizzazione di radar meteorologici, che fa parte del gruppo Leonardo Spa.

La conferenza stampa di presentazione

“È un radar molto importante per tutto il sistema nazionale – ha spiegato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli – è un radar di terza generazione che da la possibilità di avere una previsione migliore, più efficiente, e consente di misurare la quantità di pioggia o il tipo di fenomeno che si propone all’orizzonte”. “La nuova tecnologia di cui ci dotiamo ha come obiettivo l’incremento della protezione civile e l’aggiornamento del sistema di sorveglianza e di vigilanza, soprattutto in fase di allerta meteo e di eventi metereologici estremi che spesso si stanno verificando nei nostri territori – ha aggiunto l’assessora regionale dell’Ambiente, Donatella Spano – stiamo lavorando anche sulla rete unica meteoclimatica regionale, con 192 nuove stazioni in fase di installazione e la rete radio che serve per supportare il trasferimento delle informazioni”. Per il direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, “ora si potranno non solo di vedere determinati fenomeni, ma misurarli e avere una statistica per gli anni a venire”. Per Giuseppe Bianco, il direttore del Dipartimento meteoclimatico dell’Arpa “il nuovo radar riesce a discriminare molto meglio la tipologia delle precipitazioni, limita le false immagini e quindi eroga al meteorologo e alla protezione civile un servizio molto più preciso”. Il nuovo radar ha un raggio d’azione di circa 300 chilometri, “copre praticamente tutta la Sardegna”.

Il nuovo radar va anche ad implementare il sistema di monitoraggio antincendio della Sardegna, perché “contribuisce anche alla previsione e alla prevenzione”. Ne è sicura l’assessora Spano. che aggiunge: “ci stiamo dotando come sempre delle prescrizioni antincendio e a breve procederemo con l’aggiornamento del piano antincendio approvato lo scorso anno”. “Negli ultimi anni la Sardegna ha fatto passi avanti da gigante per quanto riguarda il rischio di incendi boschivi – ha assicurato Borrelli- Grazie all’organizzazione che è stata messa in piedi, con l’attività del presidio delle squadre a terra e una gestione oculata dei mezzi – aggiunge – nell’isola non abbiamo avuto più problemi”. Il direttore della Protezione civile regionale ricorda che nell’Isola è presente “una rete di avvistamento efficientissima: non passa più di qualche minuto dall’avvistamento di un focolaio”. Al sistema collaborano anche i cittadini. “Sempre più persone chiamano il 1515 e segnalano i rischi – sottolinea ancora Nudda – Anche la previsione del pericolo di incendio è affidata al Dipartimento meteoclimatico dell’Arpa Sardegna e ci consente di dare previsioni dettagliate per il giorno successivo su 26 zone differenti – conclude – sappiamo quali sono le zone più in pericolo e più a rischio, e lì Corpo Forestale regionale può gestire le proprie forze in modo da presidiarle”.

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