La stampante digitale che crea la terra: a Cagliari, le nuove frontiere dell’orto

Innovazione e cura del territorio, a partire dal basso. Nelle nostre città si trovano spazi pubblici, comunali, molto spesso non curati o, peggio, totalmente abbandonati. Le amministrazioni spesso non possono intervenire per migliorare queste aree e per renderle fruibili ai cittadini per via della mancanza di risorse finanziarie. Da qui le iniziative di orto urbano – esperienza già consolidate nel Nord Italia – a cui possono dare un contributo le tecnologie d’avanguardia. Dal 2 al 5 dicembre, a Cagliari, presso la Mediateca del Mediterraneo, si potrà avere una prova di come è possibile rivoluzionare ulteriormente questo nuovo modello di gestione degli spazi attraverso l’utilizzo delle più attuali tecnologie di stampa digitale: Ortoᶟd – Stampa di un orto in terra cruda. Durante le giornate verrà installata e messa in funzione la stampante digitale di grandi dimensioni (alta 4 metri) BigDelta, per la prima volta a Cagliari, tra le più innovative al mondo per la stampa sostenibile di prototipi in terra cruda.

Ma si può fare innovazione negli orti urbani? Di per sé il concetto di orto urbano è innovativo in quanto è un modello “che rompe” con il passato modo di gestire gli spazi comunali all’interno del centro abitato

Il progetto ha l’obiettivo di rigenerare gli spazi vitali altamente antropizzati ritornando al concetto della “terra”. Ossia,  celebrando le sue produzioni e riportandole nei contesti urbani, dalle periferie ai centri per mezzo degli orti di città considerati come stazioni di snodo di una grande processione laica del cibo ed al contempo come luoghi che rivendicano il valore dello scambio di saperi nella costruzione delle relazioni comunitarie.

L’installazione e la dimostrazione pubblica della stampante si inserisce all’interno del progetto in rete Terra Mobile ideato da una rete di associazioni culturali che lavorano in partenariato e che da anni agiscono a favore dei valori di eco-sostenibilità ambientale e culturale e attraverso azioni di arte e cultura partecipata (Carovana SMI, Progetto Barega, Sustanaible Happiness, Progetto contemporaneo, Cherimus, L’Aquilone di Viviana con Kyber Teatro). 12312047_10153465346749690_2082498762_n

Ortoᶟd è realizzato in collaborazione con l’APS dallamente&dallemani – Sviluppo Locale Sostenibile, Sardegna Ricerche e Wasp.

Inoltre, durante le tre giornate si avrà l’opportunità di poter vivere esperienze sensoriali diverse dal quotidiano attraverso laboratori per adulti e bambini che metteranno a confronto le mani nude con terre di provenienza, composizione e granulometria diversa ma anche momenti in cui sarà possibile uno scambio di saperi informale con i makers di Sardegna Ricerche, Wasp e altri esperti del settore fabbricazione digitale e terra cruda.

In Sardegna. Dal 2012 il Comune di Cagliari ha predisposto un regolamento per affidare alcuni, senza fini di lucro, a soggetti pubblici e privati attraverso interventi ordinari – cioè pulizia, raccolta e differenziazione dei rifiuti solidi urbani e dei residui del verde, sfalcio periodico dei prati e conferimento dei rifiuti organici; lavorazione del terreno ed eventuali concimazioni, semina prati  – e straordinari – la riqualificazione e manutenzione, cioè una nuova progettazione dell’area con la piantagione di piante, fiori, alberi, arbusti, micro orti urbani, ed inserimento di nuovi arredi urbani. I lavori di potatura degli alberi e degli arbusti dovranno essere autorizzati e concordati con i tecnici del Servizio Ambiente, Parchi e Verde. Recentemente a Monte Urpinu in un’area di 10 mila metri quadrati, concessa in comodato d’uso gratuito dall’imprenditore Francesco Dondina, e inutilizzata da anni, è stata utilizzata per un progetto di orto urbano che ha coinvolto una cinquantina di persone.

Alessandro Ligas

Foto di Emiliano Pinna

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