‘Heart of Sardinia’, start up che mappa siti storici e naturalistici dell’Isola

Chiese, monasteri, domus de janas, nuraghi, pozzi sacri, ma anche cascate, rocce a picco sul mare, montagne. Tutto a portata di mano, da vedere, scoprire e raggiungere. Un vero e proprio percorso che punta a raggiungere l’anima della Sardegna attraverso un cellulare o un tablet. La tecnologia 2.0 diventa così finestra sul mondo, veicolo di sapere e bellezza. Non a caso si chiama “Heart of Sardinia”, ovvero “Cuore della Sardegna”, ed è un’app con all’interno una mappatura dettagliata dei siti storici e naturistici più belli dell’isola. Al momento se ne contano 200, ma si punta entro pochi mesi a raddoppiarne il numero con l’aggiunta anche delle spiagge. Ideatore è Carlo Gaspa, uno studente di Giurisprudenza di Sassari che ha coinvolto una squadra eterogenea di giovanissimi laureati come Milena Frulio, coordinatrice del gruppo archeologico; Roberto Bassu, biologo marino coordinatore del team naturalistico e Shary Arca, vice-coordinatrice dell’intero gruppo di lavoro e studente di Giurisprudenza. Ad aiutarli una ventina di ragazzi che, insieme a loro, hanno girato in lungo e in largo il territorio per raccogliere tutti i dati, compresa una ricerca bibliografica puntuale per garantire la qualità delle informazioni diffuse.

 

 

Il progetto è stato sviluppato con la creazione di Eager srl, una startup innovativa che è stata costituita ufficialmente il 30 marzo di quest’anno. I componenti del gruppo di lavoro sono principalmente di Sassari e dintorni, ma non mancano persone che collaborano al progetto sia dalla penisola e addirittura dall’estero. Lo scopo che si sono prefissati è quello di valorizzare al meglio la propria terra e ciò che offre sia ai turisti che verranno a visitare la Sardegna, sia ai sardi stessi, i quali spesso poco conoscono il patrimonio che hanno di fronte ai loro occhi e tendono a sottovalutarlo. “Heart of Sardinia sarà disponibile gratuitamente tra qualche settimana – spiega Carlo Gaspa – per sistemi iOS e Android. Attualmente, dopo 11 mesi, il lavoro è quasi concluso: il gruppo sta attualmente testando l’app e ultimando la documentazione dei siti siti previsti per la prima versione”.

L’app sarà divisa in tre sezioni principali: luoghi, attività ed eventi. I luoghi sono ordinati in base alla distanza dall’utente e offriranno schede professionali con informazioni rapide, descrizioni dettagliate, percorsi geolocalizzati. In particolare le descrizioni sono state compilate dal gruppo archeologico e da quello naturalistico con tanto di informazioni su biglietti, orari e numeri di telefono dei siti gestiti. Ma non solo, perché l’applicazione vuole offrire contenuti ad ampio spettro attraverso la prima mappatura di siti storici e naturalistici sardi con video a 360 gradi, foto professionali, riprese aeree e diversi altri tipi di immagini. La sezione delle attività, invece, suggerirà gite, escursioni e attività culturali nei paraggi, mentre gli eventi possono essere visionati nei dettagli e successivamente salvati come promemoria sullo smartphone.

Il futuro? “Sicuramente offriremo un servizio alle aziende per promuovere la propria attività nell’app, soprattutto a cooperative turistiche che offrono attività del tempo libero. – rimarca ancora Gaspa – Lo spirito di fondo del progetto è valorizzare il turismo, soprattutto nell’entroterra e non solo in estate, così come c’è anche l’intenzione di rapportarci sia con l’assessorato regionale al Turismo sia con la Soprintendenza. In questo senso, c’è già stato anche qualche tentativo, ma potremo farlo con più facilità una volta che avremo pubblicato il prodotto”.

Francesco Bellu

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