FabLab Cagliari: arriva il laboratorio condiviso nel quartiere Marina

Non è ancora operativo nel senso stretto del termine ma questo non vuol dire che non fervano le attività all’interno del primo FabLab di Cagliari.

La sede del nuovo spazio d’innovazione è in uno dei quattro quartieri storici della città del sole, precisamente nel quartiere Marina, in via Barcellona 63. In una zona dove sono presenti tantissimi piccoli laboratori di artigiani che sono il network ideale per tutti i maker che vogliono realizzare il loro oggetti e le innovazioni.

Lo spazio che si sta configurando è un laboratorio aperto a tutti che vuole persegue il fine della promozione della Fabbricazione Digitale e del Design condiviso, dell’Hardware e del Software Libero e dello Sviluppo Sostenibile.

Quello di Cagliari è il sesto FabLab aperto in Sardegna e rispetto agli altri si differenzia per la modalità di istituzione. Lo spazio segue i dettami dalla “filosofia” open source e di quella maker: DIY (“Do It Your self”, tradotto “Fai da te”) e DIWO (“Do It With Others”, tradotto “Fallo con gli altri”). Un programma operativo che combina assieme la collaborazione e la condivisione e che lo porta a differenziarsi in modo netto rispetto a tutti gli a altri spazi aperti in Sardegna, in quanto tutti i futuri fruitori dello spazio partecipano attivamente alla costruzione nelle sue diverse fasi come nella pulitura, tinteggiatura delle pareti e del portone d’ingresso, nell’allestimento e nelle decorazione (fasi di produzione dei vinili decorativi e proposte di idee per decorare lo spazio del laboratorio), ma anche nella costruzione dei mobili (progettazione e realizzazione di tavoli, sedie, sgabelli, librerie in legno, e di tutto ciò che servirà per arredare il laboratorio) ed infine nella costruzione delle macchine che saranno utilizzate dai futuri utenti del laboratorio. Ha sottolineato Francesca Mereu, Lab Manager ed una dei cinque fondatori: “Tutti siamo artefici, tutti insieme lavoreremo e parteciperemo al processo di creazione che si articolerà secondo in diverse fasi”.

Due sono le parole chiave che descrivono la missione principale del progetto: innovazione e co-evoluzione. Lo spazio vuole instaurare una simbiosi di coevoluzione tra i substrati culturali sardi e il mondo makers, di modo da creare un profondo legame ed una rete con i processi e i linguaggi dei laboratori artigianali e i processi e le tecniche delle nuove tecnologie dei laboratori fablab.

Diverse saranno le attività che si potranno fare all’interno dello spazio come realizzare oggetti di piccole dimensioni in materiali plastici (PLA e ABS) con le stampanti 3D ma anche imparare a costruirne direttamente una per poterla usare comodamente in casa. Ma anche incidere e tagliare al laser, creare circuiti stampati, tagliare vinili e stoffe e tanto altro.

Quattro saranno le diverse sezioni in cui è articolato lo spazio di via Barcellona, il CAFè-LAB dove ci si potrà rilassare e chiacchierare ma anche condividere idee e farne nascere di nuove ci si potrà collegare alla rete, o utilizzo lo spazio sartoria, e stampare in cioccolato. ARDU-LAB è un piccolo laboratorio di prototipazione elettronica, dotato di banco, attrezzature per fresare i propri circuiti. Il vero e proprio FAB-LAB, laboratorio di fabbricazione digitale, dotato di macchine di prototipazione rapida, con tecnologia FDM, macchine a controllo numerico e lasercutter. Ma ci sarà anche un continuo con l’attività precedente, lo spazio era una tipografia, grazie al TYPO-LAB, un piccolo laboratorio di tipografia con il quale sarà possibile, grazie all’utilizzo di due macchine Stella Heildebergh e caratteri mobili, rivalutare e riutilizzare con una nuova creatività questi strumenti creando un parallelismo tra l’analogico ed il digitale.

Il laboratorio entrerà a regine a gennaio 2016 ma sono tante le partecipazioni a cui lo spazio si sta rendendo protagonista, come la partecipazione ad ottobre alla Maker Faire Rome 2015– Il più grande evento di innovazione al mondo – una mostra dedicata a tutta la famiglia che mette al centro innovazione, creatività e inventiva, ma anche qui in Sardegna come la partecipazione alla manifestazione del “Festival LMP: le meraviglie del possibile”, il 2° Festival Internazionale di Teatro e Nuove Tecnologie promosso e organizzato da Kyberteatro, che vedrà lo spazio tra i protagonisti durante il mese di dicembre con l’installazione di “Quad’Art: Quadro Digitale Collettivo”, realizzato dall’Arduino User Group Cagliari.

Inoltre da gennaio a giugno 2016 sarà possibile seguire per la prima volta in Sardegna, la Fab Academy; il più prestigioso corso al mondo di “Fabbricazione Digitale”, organizzato la prima volta al MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, USA. Basterà selezionare “Fab Lab Cagliari” durante l’iscrizione.

Alessandro Ligas

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share